Bonus bollette a rischio per 7mila famiglie

TRIESTE. Nel 2011 la Regione ha “scontato” la bolletta dell’energia a oltre 41mila famiglie del Friuli Venezia Giulia, nel 2012 a più di 48mila, nel 2013 a 45.459, di cui 7.800 nella provincia di Trieste e 6.005 in quella di Gorizia. Numeri che per il 2015 (i Comuni raccoglieranno le domande entro l’8 maggio) probabilmente si ridurranno per effetto del ricalcolo nazionale dell’Isee. Secondo le prime stime degli uffici il calo dovrebbe assestarsi attorno al 20%.
In attesa di conferme, si può ipotizzare prudenzialmente che potrebbero risultare tagliate fuori complessivamente non meno di 7mila famiglie. Gli uffici della Regione prevedono che a essere esclusi dal beneficio, causa le nuove regole dell’indicatore della situazione economica equivalente, possano essere fino a un nucleo familiare su cinque. Di qui la decisione, ratificata dalla giunta la scorsa settimana su proposta di Maria Sandra Telesca, di aumentare i contributi massimi in tutti gli scaglioni, a parità di risorse. «Il bonus energia rimane una delle misure importanti a sostegno delle fasce economicamente deboli», rimarca l’assessore alla Protezione sociale ricordando che le risorse sono state confermate rispetto all’anno precedente (8,8 milioni in Finanziaria).
Vista appunto la possibile riduzione della platea, la quota pro capite potrebbe risultare più alta. Nell’attesa di stabilire l’importo effettivo del contributo – operazione possibile solo quando i Comuni avranno raccolto tutte le domande –, l’esecutivo ha fissato i tetti. Si va da un minimo di 150 a un massimo di 600 euro, mentre sulle bollette 2013 si passava da 120 a 500 euro. L’incremento medio sta dunque tra il 20 e il 25%. Nel dettaglio la Regione individua anche per la misura taglia-bollette 2014 tre fasce di intensità del beneficio: bassa (un figlio), media (2 figli), alta (tre figli). Le famiglie con Isee sotto i 30mila euro (ma l’Isee nuovo, quello a maglie più strette) riceveranno quindi un contributo a seconda dei consumi: da 150 a 300 euro se nel 2014 hanno speso per luce ed energia meno di 600 euro; da 200 a 400 euro se i loro consumi si collocano tra i 600,01 e i 1.000 euro; da 250 a 500 euro per una somma di bollette tra i 1.000,01 e i 1.500 euro; infine da 300 a 600 euro se hanno speso oltre 1.500,01 euro.
Per poter consentire ai cittadini di aggiornarsi al dettato della riforma dell’Isee, la giunta ha inoltre allungato i tempi per la presentazione delle domande. Ai Comuni ci si dovrà rivolgere dal 9 marzo all’8 maggio. Lo potrà fare uno dei due genitori, il genitore separato o divorziato che ha cura dell’ordinaria gestione del figlio a carico, la persona singola o uno dei coniugi delle famiglie affidatarie di minori, con l’obbligo di residenza (di almeno uno dei genitori) in Friuli Venezia Giulia da almeno 24 mesi.
Ai fini della domanda (per la Carta famiglia, non solo per il bonus energia) va compilato un modello di richiesta (nel sito della Regione, area Carta famiglia, è reperibile un fac simile alla voce “modulistica”) nel quale va dichiarato il possesso di attestazione Isee del proprio nucleo familiare in corso di validità (emesso nel 2015). Vanno poi eventualmente prodotti i documenti di volta in volta richiesti per l’attivazione dei singoli benefici. Il Comune verificherà la sussistenza dei requisiti d’accesso e provvederà all’inserimento dei dati nel sistema con il conseguente rilascio di un’attestazione.
Dagli uffici regionali arriva la raccomandazione (sempre che la Carta famiglia non sia già valida), a muoversi per tempo per il rinnovo (è necessario rivolgersi sempre agli sportelli comunali), adempimento che riguarderà non pochi residenti posto che la card è strettamente legata al possesso di una attestazione valida di Isee (la successiva scadenza è ora fissata il 15 gennaio 2016). Nei prossimi mesi le regole potrebbero nuovamente cambiare. Telesca conferma infatti che anche il bonus energia «verrà fatto rientrare nella più ampia misura attualmente allo studio allo scopo di sostenere il reddito delle famiglie in difficoltà».
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