Bonus assunzioni, spunta il paletto dei cinque anni di residenza in Fvg

Novità inserita nella legge omnibus bis varata dalla giunta. Aiuti fiscali alle realtà che non licenziano e non delocalizzano
Silvano Trieste 2019-02-26 Comune di Duino Aurisina, i lavoratori della Burgo in presidio e corteo
Silvano Trieste 2019-02-26 Comune di Duino Aurisina, i lavoratori della Burgo in presidio e corteo

TRIESTE Prima i lavoratori del Friuli Venezia Giulia nel recupero dell’occupazione messa in ginocchio dalla crisi. La giunta regionale approva in seduta straordinaria un disegno di legge Omnibus in cui compare il paletto dei cinque anni di residenza per la concessione di incentivi alle aziende intenzionate ad assumere con contratto a tempo indeterminato. «Nessuna penalizzazione nei confronti degli stranieri - precisa l’assessore al Lavoro Alessia Rosolen -, ma solo l’obiettivo di recuperare i lavoratori della regione coinvolti nelle difficoltà degli ultimi anni».



Massimiliano Fedriga l’aveva annunciata e la giunta ha avviato ieri il percorso che porterà a una seconda legge Omnibus dopo quella approvata a fine aprile. Un testo di 70 articoli in cui compare di tutto: dalle agevolazioni fiscali per le imprese ai fondi per gli ascensori, dallo sblocca-cantieri in alcuni Comuni al milione e mezzo per scorrere la graduatoria dei bandi cultura, perfino il progetto pilota per il ripopolamento delle vongole Chamelea gallina nel Monfalconese. Come del resto da titolo del ddl, “Disposizioni urgenti in materia di agricoltura, attività produttive, autonomie locali, sicurezza, finanza, cultura, sport, infrastrutture, paesaggio, sanità, servizi sociali, lavoro, università e funzione pubblica”.



Le norme più rilevanti riguardano economia e lavoro. Nel rispetto di un «patto virtuoso fra amministrazione, sistema produttivo e parti sociali», sottolinea una nota della Regione, la concessione di incentivi dovrà essere conseguente a «comportamenti coerenti con la salvaguardia del tessuto produttivo e dell'occupazionale locale». A partire dal 2008, è la spiegazione della giunta, «si sono determinate significative eccedenze occupazionali a seguito di crisi aziendali; al fine di favorirne nella maggiore misura possibile il riassorbimento, gli incentivi potranno essere concessi esclusivamente a fronte di assunzioni o stabilizzazioni riguardanti soggetti che, alla data della presentazione della domanda, risultino residenti in Fvg da almeno cinque anni. «Ci interessa reinserire nel mondo del lavoro i cittadini di questa regione, ma non è una norma anti-stranieri - ribadisce Rosolen -, anche per il fatto che chi vive in regione con permessi di soggiorno non viene assunto a tempo indeterminato».

Sempre a tutela dell’occupazione, il ddl prevede pure nuove disposizioni in materia di disciplina contributiva, disponendo che a fruire dei contributi regionali possano essere solo soggetti che nei 3 anni precedenti alla presentazione della domanda non abbiano effettuato licenziamenti all’esito di procedure di licenziamento collettivo; nel caso in cui il licenziamento accada nei 3 anni successivi alla conclusione dell’iniziativa oggetto di beneficio, il contributo sarà revocato. Per ampliare inoltre la platea dei disoccupati presi in considerazione ai fini delle agevolazioni fiscali Irap per chi assume lavoratori a tempo indeterminato, si intende estendere l’arco temporale dello stato di disoccupazione, attualmente fissato a 24 mesi, a 48 mesi precedenti alla data dell’assunzione.

In materia di enti locali, sono poi una decina i Comuni che potranno procedere con i cantieri di ristrutturazione di beni del patrimonio culturale e a manutenzioni di impianti sportivi, mentre per quel che riguarda il commercio il ddl modifica la legge regionale del 2005 sulle attività commerciali e la somministrazione di alimenti e bevande, sottraendo la commercializzazione su aree pubbliche dalla disciplina comunitaria Bolkestein, così come disposto dalla legge di Bilancio nazionale 2019. La norma riguarda gli ambulanti ed esclude l’applicazione delle disposizioni relative alla procedura di selezione tra i candidati potenziali, previste per i settori in cui vi sia un numero limitato di autorizzazioni disponibili. Il ddl detta come criterio di priorità per il rilascio della concessione di posteggio, oltre l’anzianità storica dell'operatore, anche la commercializzazione di prodotti tipici locali e del made in Italy.

Tra gli altri articoli, i 40mila euro ciascuno a Grado e Lignano per garantire il funzionamento del distaccamento dei Vigili del fuoco durante la stagione e il sostegno per installazione e adeguamento degli ascensori degli immobili di proprietà privata per migliorare fruibilità e accessibilità degli spazi abitativi. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo