Bombola esplosa sulla nave a Monfalcone, in Rianimazione l’ispettore ustionato
Ferito anche un altro marittimo. Intanto sono riprese le operazioni sul cargo, mentre sull’accaduto indaga la Capitaneria: non emersi per ora errori grossolani o imprudenze. Sopralluogo del sindacato Itf
Versa ancora in condizioni critiche, i medici non hanno sciolto ieri la prognosi, l’ispettore di bandiera croato vittima assieme al secondo ufficiale turco dell’esplosione della valvola di una bombola d’ossigeno sulla Marvelous, il cargo battente bandiera Isole Marshall attraccato al molo 9 di Portorosega.
Il professionista, stando alle ricostruzioni giunto a Monfalcone per effettuare un’ispezione su mandato della compagnia, una sorta di revisione cioè di verifica di corrispondenza dei dispositivi presenti a bordo alle norme di legge dello Stato insulare dell’Oceania, risulta ricoverato in Rianimazione a Udine.
Le condizioni delle vittime
Ha riportato, nell’incidente di mercoledì nel primissimo pomeriggio, ustioni sul 30-40% del corpo. Giunto in urgenza all’ospedale di Udine con l’elisoccorso, il giorno stesso del principio d’incendio dopo esser stato intubato sul piazzale dal rianimatore, per lui la situazione è stata valutata all’ingresso tecnicamente come “codice giallo”, vale a dire in potenziale pericolo di vita.
Il marittimo turco di 26 anni, in condizioni meno gravi, presenta invece ustioni di secondo grado a volto e mani. Trasportato in ambulanza al Pronto soccorso del San Polo ha trascorso lì la notte. E ieri mattina si valutava per lui la consulenza con un chirurgo plastico.
La dinamica al vaglio
Fin qui le condizioni delle vittime dell’esplosione, avvenuta attorno alle 14. 45 nel locale dell’infermeria, spazio la cui gestione è di norma affidato, anche per via dei farmaci lì custoditi, alla responsabilità di un secondo o terzo ufficiale, sicché si presume, per ruolo, che il marittimo turco stesse scortando l’ispettore croato nel suo compito.
La dinamica dell’accaduto è al vaglio della Capitaneria di porto di Monfalcone, la prima a prestare soccorso, assieme al resto dell’equipaggio della Marvelous, che giunta da Newark trasportava rottami ferrosi. «Appureremo quanto è successo, stiamo ancora effettuando le indagini con gli ispettori – dichiara il comandante Fausto Schirone, mantenendo il più stretto riserbo –, non abbiamo notizia al momento di grossolani errori o imprudenze da parte del personale». La nave non è sotto sequestro e dopo la temporanea sospensione le movimentazioni del carico sono ripartite.
Il sopralluogo
Sempre giovedì, per «appurare l’avvio delle procedure assicurative a favore del ferito» (cosa regolarmente avvenuta con l’arrivo dei periti), l’ispettore del sindacato internazionale dei marittimi Paolo Siligato ha effettuato un veloce sopralluogo a bordo del cargo, accompagnato dal segretario generale della Filt Saša Čulev (l’invito era stato esteso ai rappresentanti regionali delle tre sigle confederali).
La nota dei sindacati
Già in mattinata le tre organizzazioni sindacali – oltre alla Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – hanno diffuso una nota sulla vicenda: «Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie, augurando una pronta e completa guarigione. Quest’incidente evidenzia, ancora una volta, l’importanza cruciale della sicurezza sul lavoro, in particolare in ambiti ad alto rischio come quello marittimo-portuale. Rimaniamo in attesa di un’indagine approfondita per accertare le cause dell’esplosione e verificare il rispetto delle normative vigenti in materia».
Filt, Fit e Uiltrasporti hanno ribadito «la necessità di un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte, istituzioni, aziende e lavoratori, per garantire condizioni di lavoro sicure e prevenire tragedie simili in futuro». È per le sigle fondamentale investire nella formazione continua del personale, nell’adeguamento delle attrezzature e nell’implementazione di protocolli di sicurezza rigorosi. Le organizzazioni sindacali restano a disposizione per collaborare con le autorità e le aziende al fine di migliorare gli standard e tutelare la salute e l’incolumità di tutti i lavoratori del settore. —
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