Bomba day a Gorizia con 4.192 persone evacuate: ecco cosa c’è da sapere
Domenica mattina scatta la settima operazione nell’area della Transalpina. Elaborato anche il piano per le persone fragili e anziane. L’operazione disinnesco inizierà alle 10 per chiudersi entro le 13
Domenica 20 ottobre è il bomba-day. Il settimo nell’area della Transalpina. Sabato mattina, il Comune di Gorizia ha quantificato, con precisione chirurgica, il numero degli evacuati: domenica mattina dovranno lasciare la propria abitazione nel quartiere di Montesanto 1.167 persone. Dall’altro lato del confine, saranno interessate all’operazione 3.025 cittadini di Nova Gorica. Il dato complessivo è, pertanto, di 4.192 persone. Un numero che si avvicina a quello dell’ultima evacuazione, a fine agosto, quando furono costretti a lasciare il proprio domicilio circa 4.300 residenti.
I fragili e gli anziani
A fare il punto è l’assessore comunale alla Protezione civile, Francesco Del Sordi. Spiega: «Ci sono tre persone, costrette a letto in casa, che verranno trasportate in Rsa per l’intera durata dell’operazione per, poi, essere nuovamente ricondotte a casa. A queste vanno aggiunti sette anziani, già noti ai servizi sociali, più quattro badanti che troveranno, invece, temporanea ospitalità alla Casa di riposo “Angelo Culot” di Lucinico. Infine, tre persone fragili accompagnate dalle rispettive badanti che non rientrano nel circuito degli assistenti sociali hanno chiesto, spontaneamente, il servizio di assistenza e lo otterranno». Il tutto a rimarcare che si tratta di un’operazione sì oliata (visti i precedenti) ma che ha un suo grado di complessità.
Operazione rapida
«Speriamo non ci siano intoppi e l’operazione possa durare poco tempo - continua Del Sordi -. Gli artificieri ci dicono che la bomba è in buonissime condizioni e questo fa ritenere che l’operazione possa svolgersi rapidamente. Vedremo». Del Sordi seguirà il lavoro di disinnesco, prima, al Comando della Polizia locale e, poi, in Prefettura. Le operazioni di brillamento della bomba d’aereo di fabbricazione britannica avranno inizio alle 10: quindi, le abitazioni della zona rossa dovranno essere sgomberate entro le 9 e vi si potrà fare ritorno solo al termine dell’intervento degli artificieri, presumibilmente entro le 13.
Punto di accoglienza e navette
Per informare a tappeto i diretti interessati, è già stato diffuso un messaggio con l’Alert system e la Protezione civile ha effettuato un accurato volantinaggio casa per casa. Sarà, come di consueto, predisposto un punto di accoglienza nella sede della Polizia locale in corte Sant’Ilario 11 per persone e animali d’affezione (ricordarsi la museruola). Per raggiungerlo in caso di necessità, sarà attivato un servizio-navetta, con partenza alle 8 dall’intersezione tra via Caprin e via Montesanto.
A Nova Gorica
Anche a Nova Gorica è tutto pronto per il bomba day. In quel caso, sono state disposte due aree: una zona di evacuazione fino a 400 metri, l’altra di blocco tra 400 e 600 metri. Spiega il sindaco di Nova Gorica Samo Turel: «Questi rinvenimenti ci sorprendono sino ad un certo punto - osserva -. La zona della stazione ferroviaria Transalpina era considerata così strategica che gli alleati la bombardarono duramente. Quando si effettuano interventi edilizi così grandi (si riferisce al cantiere della Transalpina, ndr) si scava a fondo. Ed è pressoché inevitabile che, dal sottosuolo, riemergano residuati bellici inesplosi». —
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