Bollette per l’impianto di depurazione che non c’è

CERVIGNANO. Arrivano le bollette ma manca l’impianto di depurazione. Residenti infuriati in via Turiella e in via Matteotti. I cittadini hanno presentato al Cafc istanze di rimborso per la tariffa di...

CERVIGNANO. Arrivano le bollette ma manca l’impianto di depurazione. Residenti infuriati in via Turiella e in via Matteotti. I cittadini hanno presentato al Cafc istanze di rimborso per la tariffa di depurazione non dovuta a causa della mancanza di un apposito impianto. In tanti si sono rivolti all’opposizione nella speranza che i consiglieri comunali si facciano portavoce del malcontento. La civica “Le Fontane” ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sull’argomento.

«Il direttore della divisione operativa fognatura del Cafc – spiega il rappresentante della lista di minoranza, Antonio Rossetti - in una lettera di risposta ad un cittadino, ha scritto che la fognatura mista di via Matteotti fa riferimento all’impianto di sedimentazione-grigliatura di via Turisella, gestito dal Cafc con asporto periodico di fanghi. Questo impianto non può essere definito un depuratore in base a quanto descritto all’articolo 2 del decreto 30 settembre 2009 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La sentenza della Corte Costituzionale 335 del 2008, inoltre, ha dichiarato illegittime le norme atte a far pagare le quote di depurazione anche in assenza della stessa. I cittadini di via Matteotti hanno presentato al Cafc istanze di rimborso delle quote di tariffa di depurazione non dovute per la mancanza di impianti idonei. A questo punto chiediamo all’amministrazione cervignanese come intenda agire a tutela e supporto dei cittadini che sono obbligati a pagare per un servizio - quello della depurazione - del quale non sono fruitori, al fine di far loro ottenere i rimborsi previsti sia dalla legge sia dalla delibera assembleare 39 del 2010 emessa da parte dello stesso Cafc».

Rossetti aggiunge: «Queste lamentele si inseriscono in un quadro generale non chiaro e problematico che riguarda l’intero ciclo integrato dell’acqua nel nostro territorio, gestito dal Cafc. Questo ciclo integrato è composto da tre parti: la prima riguarda i pozzi artesiani e l’acquedotto, la seconda la rete fognaria, ampiamente incompleta nel Comune di Cervignano, e la terza la depurazione. Va detto che i soldi in arrivo per sistemare le fognature non basteranno per l’intero territorio comunale. Le frazioni saranno escluse dagli interventi. Per quanto riguarda la depurazione, Cervignano è ancora sotto proceduta di infrazione europea». Il sindaco Savino risponde: «Trasferiremo al Cafc l’interrogazione del consigliere Rossetti». (e.m.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo