Bollette “pazze”, Santa Croce in rivolta

La circoscrizione chiede ad AcegasApsAmga di fare dietrofront: «E si indaghi sui responsabili»
Di Maurizio Lozei

TRIESTE. La circoscrizione di Altipiano Ovest chiede al Comune di far ritirare i bollettini di pagamento per la fornitura d’acqua, comprensivi dell’aggravio per il servizio di fognatura, spediti la scorsa settimana alle famiglie del centro storico di Santa Croce. E lo fa con un documento dove si chiede pure di avviare un’indagine per individuare le responsabilità di chi ha imposto ai residenti della borgata di far pagare un servizio che risulta non corrisposto per mancanza dell’infrastruttura sotterranea.

Il primo consiglio circoscrizionale si fa dunque portavoce delle numerose proteste inoltrate dai cittadini di Santa Croce all’AcegasApsAmga a causa del pagamento richiesto. Nel documento presentato nella riunione del parlamentino dalla consigliera Maria Grazia Villi (Pd) e approvato all’unanimità si sottolinea come la comunità si trovi a sopportare il danno e la beffa. Ovvero che oltre a imputare l’uso della fognatura comunali, le famiglie debbano prendere atto di essere allacciate a una rete sotterranea “fantasma”.

Si tratta di una questione antica, e la circoscrizione ha più volte evidenziato al Municipio, in diverse legislature, come Santa Croce risulti priva della rete fognaria. Solamente il borgo di S. Quirico e Giuditta, realizzato a ovest del nucleo originario di Santa Croce nel secondo dopoguerra per ospitare gli esuli, risulta beneficiare del servizio, e questo perché risulta connesso alla rete sotterranea del vicino Comune di Duino Aurisina. «Le precisazioni fornite da AcegasApsAmga riguardo l’aumento della bolletta sono risibili – si legge nel documento circoscrizionale - . L’ex municipalizzata dichiara di aver effettuato lo scorso anno dei sopralluoghi per verificare gli allacciamenti alla rete, ma è probabile che i loro tecnici abbiano visitato un altro paese. Si parla ancora di un nuovo software gestionale che permetterebbe di individuare chi usufruisce del servizio ma con risultati non troppo brillanti».

«L’azienda – afferma Villi – non vuole prendere ancora atto di una verità incontrovertibile: il paese vecchio di Santa Croce non ha le fognature comunali, un vecchio problema che l’amministrazione non ha mai affrontato seriamente, probabilmente per gli alti costi dell’opera».

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