Bollette Eni, a Gorizia ok al rimborso delle cauzioni versate

Su richiesta della Regione, la Provincia di Gorizia aprirà un proprio sportello che si interfaccerà con l’Eni per dare supporto all’utenza
Lo sportello per gli utenti a Gorizia
Lo sportello per gli utenti a Gorizia

GORIZIA Regione e Provincia di Gorizia si alleano per dare risposta alle richieste di migliaia di utenti dell’Isontino rimasti a dir poco confusi a seguito del passaggio definitivo da Est Più a Eni che ha creato un vero e proprio caos-bollette del gas. Ieri a Trieste si è svolto infatti un incontro tra l’assessore regionale Sara Vito, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, un rappresentante dell’Eni, i responsabili del Servizio clienti e del Progetto integrazione di Est Più. Enrico Gherghetta, che ha espresso vivo apprezzamento per l'iniziativa promossa dalla Regione e ha messo a disposizione alcuni spazi della sede di corso Italia al fine di realizzare uno sportello con proprio personale per dare vita a un filo diretto con Eni.

L’assessore Vito ha invitato Eni a un rapporto più stretto con i suoi clienti, in modo da poter dare risposte certe e veloci su bollette e consumi. Lo sportello verrà attivato già la prossima settimana in Provincia con proprio personale resterà aperto il tempo necessario a garantire all'utenza trasparenza e adeguato supporto, verosimilmente sino alla fine dell’anno. «Un obiettivo - ha rilevato Vito - importante visto il clima di incertezza che si è creato in seguito al definitivo passaggio di competenze tra le due società, avvenuto in giugno, e all'arrivo ai cittadini delle prime bollette Eni».

Il 98% degli utenti le ha già ricevute (46mila bollette). «La disponibilità di Eni a impegnarsi per migliorare la comunicazione va apprezzata - ha osservato Vito - perché consentirà di dare tutte le risposte che mancano, così come va apprezzata la partecipazione della Provincia di Gorizia all'attivazione di uno sportello, con l’impiego di proprio personale, che sarà messo a disposizione della comunità».

Caos bollette a Gorizia, i conti non tornano più
L'assedio degli utenti agli sportelli dell'Eni (Bumbaca)

L'altro tema su cui Vito e Gherghetta hanno chiesto di far chiarezza è stato quello del deposito cauzionale, una quota che, da un minimo di 30 a un massimo di 150 euro (come calcolato in forza della normativa specifica), si è vista addebitare buona parte degli utenti. Una sorpresa poco piacevole che però, hanno fatto presente i rappresentanti di Eni, ha riguardato soltanto quanti non avevano provveduto a dotarsi di una domiciliazione bancaria o postale o che, pur essendone provvisti in passato, nel cambio tra le due società se la sono vista revocare per il mancato aggiornamento dei dati. È successo che la cauzione era stata azzerata da Eni per poi ricomparire in bolletta.

Nessun problema: verrà restituita. In tutto, ha precisato Eni, il 95% delle domiciliazioni è stato comunque confermato, per un totale di 27mila clienti. Un altro tema su cui ieri è stata fatta chiarezza è che la restituzione della cauzione è possibile, se ad attivare la domiciliazione saranno anche coloro che sino a ora hanno preferito pagare la bolletta direttamente. Su questo e su altri temi gli utenti potranno rivolgersi allo sportello o al numero verde (800900700) per ottenere le informazioni necessarie. Per attivare la domiciliazione bancaria o postale l’utente non dovrà fare altro che telefonare al numero verde di Eni e fornire i propri dati anagrafici, le coordinate bancarie o postali e i dati identificativi indicati in bolletta. Nessuna informazione sulla questione bollette-cauzioni sarà invece fornita al gazebo Eni di fronte al municipio trattandosi di un’iniziativa finalizzata alla ricerca di nuovi clienti. (d.d.)

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