Bollette dell'acqua triplicate, protesta
Alcuni denunciano l’aumento degli importi, altri gravosi conguagli senza la possibilità di rateizzare
Arrivano le prime «batoste» con l’acqua. C’è chi, tra i cittadini, denuncia lievitazioni sproporzionate. Importi almeno triplicati.
Alessandra G. esterna la sua sorpresa: «Mi è arrivata da pagare una bolletta di conguaglio 2006 di 162 euro, a fronte di un consumo attribuitomi di 340 metri cubi d’acqua. Eppure, il mio contatore ne segna 173. La mia vita domestica non è cambiata, a casa poi ci sto sempre molto poco. Ho chiesto chiarimenti. Alla fine, mi hanno detto che verranno a verificare il contatore».
Debora Miranda, ieri mattina, s’è presentata allo sportello di via Sant’Ambrogio per chiedere spiegazioni: il suo conguaglio 2006 è di 797 euro, a fronte di un consumo di 380 metri cubi d’acqua. «Non è possibile - osserva -. Vivo con mio marito, che peraltro è fuori tutto il giorno per lavoro. Come posso aver consumato tanto?».
Carmelo Bonomo è in fila, allo sportello. In mano ha un conguaglio 2006 di 340 euro: «In casa siamo in 5, compresa una bambina. Quasi il doppio di quanto sono solito pagare. Voglio capire perchè e se, considerato il numero del nostro nucleo familiare, sono previste agevolazioni».
Renzo Bean è perplesso sulle modalità di pagamento: «Capita tutto tra capo e collo. Non ci possono essere dilazioni più frequenti? Anche questo incide sui bilanci familiari».
Egidio Taverna attende per cambiare il contratto: «Ho fatto ore di coda», dice. Sulla sua bolletta, non si lamenta: «Sono 52 euro. Vivo con mia moglie. Solitamente pagavamo 25 euro. L’aumento ci può stare». Maxi-bollette? Gli aumenti sono evidenti quando il consumo supera i 180 metri cubi all’anno.
Lo ribadisce anche Lucio Zorzetti, dell’Associazione per Panzano: «Sono batoste per la cosiddetta ”fascia di eccedenza”. Ma lo squilibrio è anche per la quota fissa per l’acqua e la depurazione: 50 euro una tantum, che pagano indistintamente una famiglia di più componenti, come un single».
La Federconsumatori di Gorizia ha già richiesto un incontro con il presidente dell’Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale), Enrico Gherghetta. «La situazione non si prospetta rosea - ha osservato la presidente provinciale Silvia Padovani -. Ci risulta che ci sia stato un primo rialzo delle tariffe, in ordine in particolare alla fascia di consumo oltre i 180 metri cubi l’anno. Temiano altri rincari entro l’anno. Per questo abbiamo chiesto un incontro».
E Gherghetta apre le porte al confronto, confermando peraltro l’incontro, domani, con Federconsumatori. Quindi chiarisce: «Per i consumi oltre i 180 metri cubi l’anno, è prevista una sorta di ”penalty” nei conteggi. Lo stabilisce la legge, alla quale ci siamo adeguati, proprio per limitare gli sprechi. L’appesantimento sulla differenza di consumo, tuttavia, è sostenibile: sopra i 180 metri cubi, le famiglie numerose pagano 1,1 euro al metro cubo. Per gli altri nuclei familiari sono 1,66 euro. Per le famiglie ”sovvenzionate” il calcolo s’attesta su 1 euro al metro cubo. C’è poi la fascia fino a 72 metri cubi, per la quale si applicano 0,27 euro al metro cubo e da 73 a 180 metri cubi con 0,55 euro. Su tutto, l’obiettivo resta quello di applicare u na media di 1 euro al metro cubo di acqua consumata, il dato più basso d’Italia».
Sulla quota fissa, Gherghetta spiega: «È stabilita per abbattere le tariffe. Qualcosa, tuttavia, è già previsto: per le famiglie di basso reddito, ad esempio, la quota fissa è di soli 5 euro. Siamo a disposizione per chiarimenti. Non ci sottraiamo al confronto».
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