Bolletta folle da 4.158 euro. Enel si scusa
Le è arrivata a casa una maxi bolletta da 4.158,85 euro. E ha rischiato l’infarto. Finalmente, dopo aver smosso mari e monti, se l’è vista annullare: Enel, con tanto di scuse, ha ammesso che quella maxi bolletta non era la sua, apparteneva a un altro utente, e le era stata inviata per un errore. Ma, anche se “tutto è bene ciò che finisce bene”, chi la ripagherà dei giorni di rabbia, preoccupazione, impotenza?
Ambra Furlan, una triestina che abita a Servola in via dei Giardini dove vive con la famiglia in un appartamento di 140 metri quadrati, è la protagonista di un’odissea iniziata nei giorni di Pasqua quando l’Enel le aveva fatto recapitare la bolletta choc. «A una prima rapida occhiata avevo letto 415 euro e già stavo per prendere il telefono e protestare quando, controllando meglio, ho visto che in realtà si trattava di una cifra dieci volte superiore, cioè 4.158 euro. Mi è sembrato d’impazzire» racconta, adesso, Ambra. A quel punto è cominciato l’inevitabile e interminabile intreccio di telefonate, di lettere, di “forse”, di “vedremo”, di “sembra tutto regolare”. Una trafila tale da far perdere la pazienza a un santo.
La maxi bolletta conteneva “calcoli di rettifica”, faceva riferimento a importi cosiddetti “extra taglia” relativamente al periodo aprile 2013-agosto 2014 e riportava il dettaglio dei singoli importi dovuti per ogni singolo mese che arrivano anche a 231 euro da pagare in aggiunta a quelli che erano stati gli importi “taglia” già versati in base alle bollette trimestrali.
«Ho protestato ricevendo riposte inizialmente vaghe, intervallate da momenti di preoccupante silenzio. Cercavo di spiegare le mie ragioni, sottolineando che nella mia vita non c’erano stati cambiamenti di abitudini tali che giustificassero un così sensibile aumento, ma invano» continua la triestina. Ad aggiungere un tocco surreale al telefono un addetto commerciale dell’azienda le aveva proposto di rateizzare l’importo. Operazione che, se accolta, avrebbe significato riconoscere la correttezza dell’importo.
Qualcuno, per alleviare la sua preoccupazione, sceglieva l’ironia dicendole che le avevano addebitato i consumi di energia elettrica della vicina Ferriera. Scherzava, ovviamente. Ma in verità non aveva sbagliato di molto: la maxi bolletta era arrivata a casa Furlan per errore. L’Enel, alla fine, l’ha riconosciuto e ha annullato la maxi-bolletta: «Ho ricevuto addirittura tre telefonate di scuse dalle direzioni dell’azienda di Forlì, Roma e Napoli. Mi hanno spiegato che tutto era dovuto a un disallineamento del sistema di conteggio».
Tradotto in parole più semplici: l’Enel ha mandato una bolletta giusta all’indirizzo sbagliato. Quello di Ambra.
La signora di Servola è fra l’altro un’utente modello: ha sempre scrupolosamente conservato tutte le vecchie bollette degli ultimi sei anni e riportato in un minuzioso elenco le cifre pagate ogni tre mesi. «Stavo proprio male ed è stato un periodo che non potrò dimenticare» confessa Ambra. E adesso che farà? Resterà con l’azienda più conveniente che si è macchiata di un grossolano errore che l’ha fatta precipitare in un incubo o tornerà al gestore precedente? «Ho deciso di rimanere ancora un anno con l’Enel mettendoli prova. Voglio vedere come si comporteranno. Di certo, però, era meglio quando si procedeva con l’autolettura del contatore...» conclude Ambra.
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