Blitz nel park a Trieste, i ladri hanno lasciato delle tracce

Non si esclude siano impronte digitali. È caccia agli autori del raid e dei danni su 12 auto nella struttura di Foro Ulpiano
Silvano Trieste 2020-04-16 Furti nel Park di Foro Ulpiano
Silvano Trieste 2020-04-16 Furti nel Park di Foro Ulpiano

TRIESTE La Procura ha avviato un’indagine sul raid messo a segno l’altra notte dai ladri all’interno del garage interrato di Foro Ulpiano, proprio davanti al Tribunale. I rilievi sulle dodici automobili danneggiate hanno portato alla luce alcune tracce. Non si esclude che possa trattarsi anche di vere e proprie impronte digitali.

L’inchiesta, diretta dal pubblico ministero Massimo De Bortoli, è affidata alla Compagnia dei Carabinieri di via Hermet. Il Nucleo investigativo del Comando di Trieste sta repertando meticolosamente ogni possibile elemento. Materiale che, insieme all’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza interna, potrebbe rivelarsi molto utile per risalire ai malviventi.


Il garage di Foro Ulpiano è gestito dalla società Saba Italia spa che ha sede a Roma. Stando a quanto si apprende è stato il personale del parcheggio ad accorgersi, di primo mattino, dell’accaduto e a dare l’allarme. Ben dodici vetture (automobili di ogni tipo e marchio, alcune delle quali di grossa cilindrata) avevano i finestrini in frantumi, in particolare quelli sul lato passeggero: i ladri, che forse si sono serviti anche di un estintore, hanno rotto i vetri per portare via quanto custodito negli abitacoli. Il blitz è stato messo a segno al primo livello del garage interrato. Il personale ha trovato le portiere spalancate e gli interni delle vetture sottosopra, con roba buttata per terra e sui sedili. Segno evidente, insomma, di qualcuno che si è messo a rovistare alla rinfusa cercando qualcosa di prezioso da arraffare. Ma non si sa cosa sia stato effettivamente rubato.

Non si è trattato, dunque, di un atto vandalico, come peraltro già avvenuto in passato. Difficile dire, inoltre, se i responsabili dell’operazione fossero a caccia di qualcosa di preciso: dispositivi tecnologici, ad esempio, o altre componenti di un certo pregio di cui sono ormai fornite le auto di ultima generazione. Materiale che, come noto, spesso prende la strada dell’estero. Non sarebbe di certo la prima volta che accade a Trieste.

I Carabinieri di via Hermet, al momento, stanno raccogliendo le denunce dei proprietari delle vetture. Il prossimo passo sarà la visione delle sequenze video registrate dalle telecamere che si trovano nella struttura, da quelle installate in Foro Ulpiano e nell’intera zona circostante. —




 

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