Blitz di CasaPound in consiglio regionale a Trieste. Il leghista Calligaris: "Ai migranti sparerei tranquillamente". Poi il dietrofront: "Sono pentito"

Mattinata movimentata in piazza Oberdan, dove una dozzina di manifestanti di estrema destra ha fatto irruzione in aula, senza trovare resistenza, iniziando poi a leggere proclami al megafono. Durante un battibecco, al consigliere isontino è uscita la frase sui profughi, ripresa anche in un video

Il consigliere leghista Fvg Calligaris in aula: "Io ai migranti sparerei tranquillamente"

TRIESTE "Io sono uno di quelli che gli sparerebbe (ai migranti, ndr) tranquillamente. Tranquillamente". A pronunciare queste raggelanti parole, nell'aula del consiglio regionale del Fvg, è stato il consigliere leghista isontino Antonio Calligaris. Che nel pomeriggio, dopo il polverone sollevato dal video che lo immortala mentre le pronuncia, fa dietrofront: «Sono sinceramente pentito di aver pronunciato parole che possano essere ricondotte ad azioni violente lontane dal mio modo di essere - ha scritto in una nota -. Mi scuso con chiunque possa rimanere turbato dai toni e dal significato delle parole da me usate e voglio rassicurare che non era mia intenzione istigare alla violenza. Sono andato oltre in un momento di concitazione». 

Il "momento di concitazione" è arrivato al termine di una mattinata alquanto concitata nel palazzo di piazza Oberdan, teatro di uno sconcertante blitz da parte di una dozzina di manifestanti di Casapound, che ha eluso i controlli delle guardie giurate all'ingresso dirigendosi, senza trovare resistenza, al secondo piano dove si trova l'aula. Qui hanno fatto irruzione mentre l'assessore alla sicurezza Pierpaolo Roberti stava illustrando in commissione il nuovo Piano per l'immigrazione.

I manifestanti hanno interrotto la seduta e hanno iniziato a leggere proclami al megafono, contestando di fatto la gestione dell'emergenza immigrazione da parte della giunta di centrodestra.

Il blitz di Casapound in consiglio regionale a Trieste

I consiglieri del Pd hanno lasciato l'aula per protesta, mentre i manifestanti di estrema destra continuavano la loro contestazione. Il consigliere leghista Calligaris, a un certo punto ha iniziato a battibeccare con gli esponenti di Casapound, invitandoli al rispetto delle regole istituzionali ("siete come quelli dell'ex Cavarzerani che non rispettano le regole") . Alla fine, nella foga, la frase raggelante: "Io sono uno di quelli che gli sparerebbe tranquillamente".

Oltre alle parole di Calligaris, a generare sconcerto è anche la violazione di un palazzo istituzionale da parte di oltre dieci persone. Un "fatto grave" duramente cndannato da sinistra a destra. «Chi viola l'Aula del Consiglio regionale così come ogni altra sede istituzionale attacca la democrazia invadendo la casa di tutti i cittadini che in questi luoghi sono rappresentati. La giustizia dovrà fare il suo corso affinché la legge venga rispettata sempre e comunque». E il commento del presidente del Consiglio regionale del Fvg, Piero Mauro Zanin. «Valuteremo anche come tutto questo sia potuto accadere, eludendo ogni procedura di sicurezza. In altre circostanze avremmo potuto assistere a situazioni ancora peggiori. Su questo punto apriremo da subito un'importante riflessione»..

«È inaccettabile che, nel momento in cui si sta lavorando su un tema delicato come quello dell'immigrazione, una commissione venga interrotta perché c'è un'irruzione imprevista». E il commento dell'assessore Pierpaolo Roberti. «Ci sono altri strumenti per farsi sentire come le audizioni, che non sono mai state negate a nessuno. Possono essere Casapound o i centri sociali: si ascoltano e ci si confronta con delle regole ben precise», sottolinea Roberti. L'assessore invita quindi ad abbassare i toni, che secondo lui «non vuole dire non parlare più dei problemi in modo aspro e anche critico con delle parole forti, ma farlo rispettando le regole. Noi il rispetto per le istituzioni democratiche ce l'abbiamo e vogliamo combattere dall'interno seguendo le regole», conclude Roberti.

"L'occupazione di forza dell'aula del Consiglio regionale da parte di CasaPound è un episodio senza precedenti, un gravissimo attacco alle Istituzioni di cui bisogno aver chiara la portata sovversiva, la gravità e pericolosità. È semplicemente inaccettabile che un manipolo di fascisti si introduca illegalmente con megafoni nel Consiglio regionale e interrompa i lavori di una commissione con atteggiamenti intimidatori". Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo che oggi a Trieste un gruppo di militanti di CasaPound ha fatto irruzione nella sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e, dispiegate due bandiere italiane, si sono posizionati in un lato dell'emiciclo leggendo con un megafono una dichiarazione contro le politiche migratorie. 

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