Biomasse, esplode la protesta sul web

C’era da aspettarselo. Sì, era assolutamente prevedibile che l’annuncio di Enrico Roitz del prossimo avvio dei lavori di realizzazione della centrale a biomasse rinfocolasse le polemiche. Ed è in particolare sul web che esplode la polemica con prese di posizione (che schiumano rabbia e preoccupazione) di parecchi cittadini.
Qualcuno si chiede: «Gas inquinanti a noi e soldi a lui. Ma siamo matti?». Qualcun altro invoca l’intervento dell’amministrazione comunale. «Romoli, se ci sei, batti un colpo. Se riesci a fermare questa idiozia inquinante ti voto. Lo giuro». Probabilmente, chi scrive non sa che Romoli non potrà più ricandidare a sindaco. Ma la promessa di un voto va sempre bene.
Un’altra goriziana esprime pesanti erplessità nonostante le rassicurazioni di Roitz. «Affronto l’argomento della centrale biomasse. Come cittadina di un piccola realtà e mamma di un figlio, sono fortemente contraria all’apertura - scrive in un post su Facenook -. Mi sono informata sui pro e contro di queste centrali ma alla fine ho notato che si creerebbe un inquinamento da CO2 e fumi tossici se non ci sono le dovute precauzioni da parte della centrale. Ed anche se ci fossero questi purificatori d’aria, nessuno, a distanza di anni, farà i dovuti e appurati controlli. Insomma, io non mi fido».
Martina Luciani, coordinatrice del comitato #noBiomasseGo, specifica: «È ben vero che ci sono Comuni che hanno stabilito che gli impianti a biomasse devono stare fuori dal centro abitato, ma Gorizia non è fra questi. Quindi, nel nostro caso, decidere di non realizzare gli impianti là dove l’imprenditore privato li vuole sarebbe stata una scelta politica e non tecnica».
Fa eco Andrea Picco (Forum per Gorizia): «Quel progetto osteggiato dai cittadini perché troppo vicino alle case, all’asilo, alla ferrovia, doveva essere per forza realizzato in quell’area? I cittadini sono interlocutori della pubblica amministrazione o meri spettatori, se non addirittura soggetti contrapposti quando pretendano di avere voce in capitolo? Secondo il Forum Gorizia la risposta è una, e sta scritta nella Costituzione italiana, all’articolo 41: c’è un limite alla libertà di iniziativa privata quando questa produce una compressione dei diritti delle persone, inclusi quelli connessi all’ambiente e alla salute pubblica».
Ma c’è un altro elemento non secondario: «Oggi abbiamo scoperto di avere un nuovo problema: i dati relativi alle autorizzazioni uniche e relative proroghe sul sito dell’amministrazione provinciale non sono più accessibili. La dismissione della Provincia non può anche significare dismissione di dati e degli obblighi di trasparenza amministrativa, proprio in coincidenza con l’annunciato avvio di un progetto contestato al punto che è stata prodotta e depositata da un comitato di cittadini una segnalazione alla Procura».
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