Binario unico sulla Trieste-Monfalcone, i bus sostitutivi alleggeriscono i disagi

I correttivi introdotti da ieri hanno migliorato il servizio. Quaranta i treni compensati dai pullman, mentre quelli cancellati sono ora una decina
Lasorte Trieste 08/07/20 - Stazione Ferroviaria
Lasorte Trieste 08/07/20 - Stazione Ferroviaria

TRIESTE Disagi in diminuzione rispetto alla prima giornata, grazie ai correttivi disposti da Trenitalia e alla maggiore familiarità dei passeggeri con le modifiche introdotte al servizio. Quella di ieri è stata la seconda giornata della “rivoluzione” ferroviaria scattata mercoledì per consentire il completamento dei lavori di consolidamento del costone roccioso nei pressi del Bivio d’Aurisina dove il 22 giugno era deragliato il Regionale Udine-Trieste. Da mercoledì la circolazione è consentita su un solo binario, quello sul lato mare.

Ieri 40 convogli sono stati sostituiti dai pullman che hanno fatto la spola tra Trieste e Monfalcone, mentre i treni cancellati sono stati una decina, tutti in fasce orarie – precisa Trenitalia – dove abitualmente il numero di passeggeri è ridotto. Garantiti tutti i collegamenti nelle fasce orarie dei pendolari.

Sempre attivo il servizio di customer care, con hostess e steward, anche nelle stazioni di Monfalcone, Gorizia e Cervignano. Trenitalia garantisce che nessuno dei passeggeri è rimasto a terra: hanno tutti potuto trovare posto sui pullman sostitutivi. Certo, resta il disagio per i tempi di percorrenza più lunghi rispetto al collegamento su rotaia. Ma rispetto al primo giorno, come detto, sono stati approntati degli aggiustamenti che hanno reso più chiare le modifiche e le informazioni su orari e corse sostitutive. Garantiti, su rotaia, tutti i Freccia Rossa e gli Intercity.

Attivato un servizio di bus navetta per collegare la stazione di Trieste a Opicina per i passeggeri diretti a Lubiana.

Sui social i pendolari hanno segnalato meno problemi rispetto a mercoledì. A rendere più gestibile la situazione è il perdurare del calo tendenziale dei passeggeri. Non più di 10 mila al giorno in tutta la regione a fronte dei 21 mila che costituivano la media del luglio 2019. È l’effetto combinato di lavoratori in smart working, ferie, università ancora lontane dalle piena operatività e, magari, un po’ di diffidenza. Nonostante i treni siano sanificati costantemente e ci sia l’obbligo di mascherina c’è chi preferisce usare l’auto.

Intanto i lavori proseguiranno 24 ore su 24: l’obiettivo è ultimarli entro venerdì 21 agosto. —

P.T.

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