Bimbo di cinque anni morso da una vipera dal corno a pochi metri dal mare

L'ultimo caso, verificatosi a metà settimana, ha riattualizzato in Dalmazia il problema dei morsi del serpente più velenoso in Croazia ed Europa

SPALATO L'ultimo caso, verificatosi a metà settimana, ha riattualizzato in Dalmazia il problema dei morsi del serpente più velenoso in Croazia ed Europa, la vipera dal corno. Nella penisola di Sabbioncello, a venir morso è stato un bambino di 5 anni che si trovava a non più di un metro dal mare. Ad iniettargli il veleno un esemplare di vipera dal corno, con il piccolo che è stato trasportato al Centro clinico–ospedaliero di Spalato a bordo di un elicottero. Il rapido intervento dei sanitari a Sabbioncello ha reso meno complicata una situazione che pareva grave, con il bimbo che si sta riprendendo dopo essere stato morso a un piede.

A detta del dottor Boris Lukšić, direttore della Clinica infettivologica spalatina, negli ultimi 25 anni questa specie di vipera ha causato quattro decessi nella Regione di Spalato. «Erano persone a cui i serpenti hanno iniettato una gran dose di veleno direttamente nelle vene. È sopraggiunto lo choc tossico, ossia il colasso circolatoria e per questi sfortunati non c'è stato più nulla da fare».

Nella Contea spalatino–dalmata sono stati registrati quest'anno 12 casi e secondo gli esperti il numero è cresciuto rispetto agli anni scorsi. I morsi di vipera dal corno sono stati registrati nella maggior parte nell'area che prende il nome di Zagora dalmata, l'entroterra spalatino. Tre le donne morse e altrettanti gli uomini. Tra le persone che giocoforza hanno conosciuto l' esperienza dolorosa dell'incontro col pericoloso rettile anche un giovane di 18 anni di Sinj, a pochi passi dalla sua casa.

Le statistiche degli ultimi decenni parlano chiaro: l'area a maggior rischio della regione che ha Spalato per capoluogo è l'entroterra dei Castelli, dove gli incontri ravvicinati tra uomo e vipera sono tutt'altro che rari, anzi. Per il citato medico spalatino, l'episodio di Sabbioncello avvenuto a poca distanza dal mare non deve stupire: «A causa della siccità e del calore – ha concluso il sanitario – il rettile stava cercando una fonte d'acqua potabile, finendo a pochi passi dalla distesa marina». —
 

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