Bilancio in pareggio, premi ai dipendenti AsuiTs

Niente “buchi” nel 2019. I bonus vanno dai 200 euro per infermieri e tecnici fino ai 26 mila per i tre vicecommissari
Il commissario Antonio Poggiana
Il commissario Antonio Poggiana

TRIESTE. L’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste chiuderà anche nel 2019 il bilancio in pareggio. Un risultato che consentirà di pagare i bonus ai dipendenti e, alla luce soprattutto del raggiungimento di determinati obiettivi, anche i premi più consistenti per i tre vicecommissari, che otterranno complessivamente 80 mila euro.

Il 2019 rappresenta quindi un punto di svolta importante per l’AsuiTs, che nel 2017 aveva registrato un passivo di 12 milioni, mentre lo scorso anno i numeri erano stati migliori ed era stato raggiunto anche allora il pareggio, anche se con qualche affanno visto che il conto nel secondo quadrimestre era finito con un passivo di 13,4 milioni, coperto dall’integrazione delle risorse garantite dalla Regione.

Il meccanismo economico- finanziario delle Aziende sanitarie parte dal bilancio di previsione sulla base del quale la Regione gestisce le risorse che poi possono essere adeguate con i bilanci di verifica, che vengono fatti con cadenza regolare e che consentono delle valutazioni intermedie.

Lo scorso agosto il passivo previsto per l’AsuiTs era stato di poco superiore ai cinque milioni, ma il commissario straordinario Antonio Poggiana aveva in ogni caso anticipato che alcune azioni avrebbero consentito di recuperare risorse, obiettivo alla fine raggiunto. Va precisato che i passivi degli anni precedenti non sono mai stati legati a casi di malagestione, ma a una serie di concause tra le quali gli aumenti dei farmaci e degli stipendi del personale.

Nel pratico - venendo all’oggi - il pareggio di bilancio consentirà di pagare il bonus per i medici, quello di circa 200 euro per i dipendenti del comparto, quindi infermieri, Oss e tecnici di laboratorio, e blinderà la premialità dei vertici visto che quelli del 2017 erano stati azzerati proprio per il passivo dell’Azienda. I bonus per i vicecommissari erano legati chiaramente agli obiettivi che aveva dato lo stesso Poggiana ad Adele Maggiore per l’area sanitaria, a Mara Pellizzari per quella Sociosanitaria e a Franco Sinigoj per quella Amministrativa. L’importo complessivo, come detto, è di poco superiore agli 80 mila euro diviso tre ed è stabilito dalle norme contrattuali che lo fissano al 20% dello stipendio annuo.

«A prescindere da quello che è successo nel passato – spiega Poggiana – il 2019 è stato un anno complicato e per questo ho ritenuto opportuno impegnare i collaboratori su obiettivi legati alle attività di scorporo, fusione e impostazione della nuova Azienda (la Asugi che nascerà dal primo gennaio con la fusione con l’isontino, ndr) e la riorganizzazione delle attività».

«Sono stati fatti degli interventi – aggiunge Poggiana – che hanno premiato anche dal punto di vista finanziario, posto che è stata incrementata molto l’attività chirurgica. Si è poi lavorato sulla riorganizzazione del Pronto soccorso, sull’allestimento del Centro unico somministrazione antiblastici, sull’unificazione delle attività di laboratori e di quelle dell’anatomia patologica, sulla revisione dei percorsi assistenziali e su molte altre azioni ancora in termini di razionalizzazione ed efficienza».

 

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