Big Science Business Forum a Trieste, il palcoscenico della scienza passa il testimone a Maastricht
Chiusa la quattro giorni. Tra i protagonisti della tornata conclusiva Andrea Illy
Un incontro, riuscito, tra le grandi infrastrutture scientifiche e il mondo dell’industria. La terza edizione del Big Science Business Forum, con in campo di colossi del settore Cern, Esa, Eso, Ess, Esrf, European Xfel, Fair, F4E, Ill e Skao, chiude i battenti tra i commenti soddisfatti della Regione e degli organizzatori, il passaggio di testimone a Maastricht e un’ultima giornata al Generali Convention Center, in Porto Vecchio a Trieste: occasione per la presentazione dell’Audace Sailing Team, una squadra fondata da un collettivo di cinquanta studenti dell’Università di Ingegneria di Trieste che hanno deciso di mettere alla prova in mare quanto appreso sui banchi della facoltà; e per l’intervento di Andrea Illy, presidente di illycaffè, che ha motivato le future leve della ricerca, della scienza e dell’impresa alla necessità di una rigenerazione culturale e sociale.
I numeri dell’evento ospitato dalla Regione Fvg in collaborazione con Ilo Network Italia - composto da rappresentanti di Cnr, Enea, Inaf e Infn -, Area Science Park e PromoTurismo Fvg, descrivono l’intensa quattro giorni triestina: 1.300 delegati da 32 Paesi, in rappresentanza di piccole e medie imprese, start-up, grandi industrie e prestigiosi istituti scientifici e di ricerca internazionali, 500 organizzazioni, 150 speaker, 163 stand, 245 espositori, 14 padiglioni nazionali.
«La città – dichiara l’assessore regionale Alessia Rosolen – è stata veramente il palcoscenico planetario della scienza e della ricerca che diventano tecnica e della tecnica che può sostenere la ricerca e la scienza. È stato molto pertinente scegliere, due anni fa, l'Italia, il Friuli Venezia Giulia e Trieste come sede ospitante. Il nostro territorio continua ad acquisire una grande visibilità, a conferma dell'importanza della sua comunità scientifica e del suo ruolo strategico nelle relazioni internazionali».
Il testimone di un’iniziativa decollata a Copenaghen nel 2018 e passata per Granada nel 2022 va ora a Maastricht. Presenti Jetske Verkerk, vicedirettrice della direzione per l'Innovazione e la Conoscenza, ministero degli Affari economici dei Paesi Bassi, e Marleentje Verstreken, rappresentante per Fit, l’Agenzia regionale per il commercio internazionale del Belgio, Rosolen - augurando a Belgio e Olanda di ottenere un successo addirittura superiore a quella della terza edizione - ha sottolineato come «fondamentale, in una prospettiva di sviluppo dell’economia, che questi mondi sappiano migliorare le loro capacità di dialogo e collaborazione».
Alle spalle, ricorda il direttore di Bsbf 2024 Paolo Acunzo, c’è «un percorso di costruzione lungo due anni e mezzo che ci ha portato lontano e ha affermato la presenza della Big Science a Trieste e in Italia, destinata a proseguire nel tempo». Le sensazioni di fine lavori? «Conforta il senso di comunità della Big Science – spiega Acunzo –, con l’incontro di fisici e ingegneri allargato al comparto del business, con la prima volta dei vertici delle Organizzazioni tutti assieme sul palco, con la partecipazione di Paesi dell’Est come Ucraina, Serbia e Montenegro. Quello che serve, ora, è consolidare questa unità a livello di Big Science Italia».
Tra i capitoli più importanti della settimana, la presentazione della sfida italiana per l'Einstein Telescope da due miliardi di euro, un rilevatore di onde gravitazionali unico al mondo che consentirà di studiare come mai prima l'universo; l’annuncio da parte della presidente Caterina Petrillo che in Area verrà costruito un laboratorio di ricerca in cui si simulerà la produzione, lo stoccaggio, e l'utilizzo di idrogeno in un unico ambiente; e ancora l’invito alla società Elettra Sincrotrone di Trieste, selezionata per entrare nel circuito delle nove Associated Big Science Organisations (Abso), le infrastrutture di ricerca che non raggiungono la dimensione comparabile a una delle dieci big che muovono un mercato da 10 miliardi l'anno, ma che hanno comunque un budget per l'acquisizione di infrastrutture e sono interessate a parlare con i privati di opportunità di business. —
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