Bici rubata in vendita al mercatino ambulante e “fornitore” indagati

GRADISCA. Gli rubano la bicicletta in pieno centro storico, a Gradisca. Due mesi dopo se la ritrova in vendita... al mercatino dell'usato della sua stessa cittadina. È la curiosa vicenda capitata a un giovane gradiscano, a cui il 21 novembre – in centro era in corso di svolgimento il Chocofest - i soliti ignoti avevano sottratto una city bike modello Ganna lasciata in via Ciotti. Deve essergli preso un colpo quando, domenica, se l'è ritrovata davanti agli occhi a poche decine di metri di distanza, sempre in centro storico. Peccato che il velocipede stesse facendo bella mostra di sè fra gli articoli in vendita da parte di un espositore del tradizionale Mercatino dell'usato che si tiene in città ogni terza domenica del mese.
Fra libri usati, suppellettili e oggettistica varia, in vendita c'era anche la bici. Allibito, il gradiscano ha subito riconosciuto il proprio mezzo, l'ha fotografato e ha chiesto l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Gradisca. Recatisi sul posto, sotto gli occhi di decine di visitatori della domenica, i militari hanno interrogato l'uomo e posto precauzionalmente sotto sequestro la bicicletta una volta accertato senza dubbio alcuno che si trattava proprio di quella che era stata sottratta al giovane due mesi prima. Il legittimo proprietario, infatti, ha fornito ai carabinieri numerosi elementi tecnici con i quali aveva personalizzato la propria bicicletta, che si presentava nello stesso stato che aveva al momento del furto: ovvero senza riverninciature o altri camuffamenti. L'espositore, un cittadino isontino, ha subito dichiarato di averla acquistata da un terzo uomo, sempre residente in provincia di Gorizia, che nelle ore successive si è presentato spontaneamente dai carabinieri. La versione dei fatti di quest'ultimo, ancora al vaglio dell'autorità giudiziaria, è che si era impossessato del mezzo dopo averla trovata abbandonata.
Morale della favola: l'espositore del mercatino gradiscano, che ha detto di aver agita in buona fede, è indagato per incauto acquisto; il suo “fornitore” rischia invece il rinvio a giudizio per ricettazione. A stabilire le responsabilità sarà la magistratura. «Le indagini sul curioso episodio sono ancora in corso – si limita brevemente a commentare il tenente Marco Quercigh, comandante della Compagnia carabinieri di Gradisca – e riguardano in particolare la versione dei fatti del secondo uomo». Si tratta insomma di stabilire se l'incauto “fornitore” debba essere accusato anche di furto o se lo stesso sia stato effettuato da una terza persona estranea alla transazione che ha portato la bicicletta a ricomparire fra le bancarelle del mercatino.
La curiosa vicenda apre anche un piccolo squarcio sulla realtà dei mercatini dell'usato, ove la provenienza della merce a volte è tutt'altro che verificabile. Proprio nei giorni scorsi l'amministrazione comunale aveva indetto un nuovo bando per la sua gestione e aveva inserito nella gara – come ha ricordato ieri il comandante della Polizia Locale Nadia Piccolo – un chiaro passaggio relativo alla “legittimità della merce esposta”. Giova anche ricordare che all'ombra della Fortezza negli ultimi mesi si susseguono con una certa frequenza le segnalazioni su furti delle biciclette. «Quasi sempre si tratta di episodi riconducibili al circuito della microcriminalità e a volte della tossicodipendenza, più che a un vero e proprio mercato nero delle due ruote», spiegano i carabinieri. Nel caso gradiscano vi sono anche casi accertati di sparizione di biciclette che ricompaiono... nel piazzale antistante il Cara o alla stazione dei treni di Sagrado. Vengono evidentemente “prese in prestito” - diciamo così – da qualche richiedente asilo sin troppo smaliziato.
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