Bici a noleggio a prezzi stracciati: il “bike sharing” pronto al lancio

Definite le tariffe per i primi sei mesi di sperimentazione della “mobilità condivisa” Abbonamenti gratuiti, ricariche simboliche e affitti low cost per fasce da 30 minuti
Le colonnine di “bike sharing” installate in piazza Oberdan
Le colonnine di “bike sharing” installate in piazza Oberdan

TRIESTE Le colonnine erano già state istallate. Ora ci sono anche le tariffe. Il “bike sharing” a Trieste è pronto a partire. In via sperimentale per un periodo di sei mesi. L’amministrazione comunale - lo scorso 9 dicembre, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Luisa Polli - ha approvato il primo piano tariffario per la “bicicletta condivisa”. «Un piano a carattere promozionale e temporaneo (della durata appunto di sei mesi, ndr), al fine di promuovere il servizio e di incentivarne al massimo l’utilizzo da parte dell’utenza, nelle more della definizione puntuale del piano tariffario da sottoporre al Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione», si informa nella delibera.

Le colonnine per il bike sharing all’esordio in via XXX Ottobre
Il servizio di bike sharing vicino a piazza Oberdan (Lasorte)

Un “bike sharing” da favola. Si partirà con un abbonamento dalla validità semestrale e ricaricabile a consumo, gratuito per chi si abbona nei primi sei mesi dall’avvio del servizio e con ricarica obbligatoria minima per utilizzare il servizio stesso pari a tre euro. Molto economico anche il costo del noleggio delle bici: «Prima mezz’ora gratuita, ogni mezz’ora successiva alla prima e fino alle prime due ore di utilizzo 50 centesimi, ogni mezz’ora successiva alle prime due ore di utilizzo un euro». Ovviamente il vero piano tariffario del “bike sharing” sarà ridefinito dopo la sperimentazione e sottoposto all’esame del Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.

Otto mini stazioni per collegare bici, bus e parcheggi. Ma solo fra 30 mesi
Foto BRUNI 10.06.2019 Stazione bike sharing in via Locchi-ciclisti


La prima fila di colonnine per il “bike sharing” installata in città è stata quella nei pressi di piazza Oberdan, nel tratto di via XXX Ottobre a lato del capolinea “morto” del tram di Opicina. Ci sono quindici supporti, che ospiteranno altrettante due ruote. Un cartello, in italiano e in inglese, riporta informazioni utili a riguardo e illustra dove si troveranno gli altri punti nei quali lasciare o riprendere il mezzo, tutti già completati: via Cumano, accanto ai musei comunali (Storia naturale e de Henriquez), campo Marzio (Stazione Rogers), piazza Hortis (Biblioteca civica), Stazione Marittima, Teatro Romano, Teatro Rossetti, piazza Libertà (accanto alla Stazione ferroviaria), park Bovedo (Porto vecchio) e pineta di Barcola.

In origine il servizio di “bike sharing”prevedeva una ciclostazione anche in piazza Ponterosso. La realizzazione della rete, costata complessivamente 390 mila euro, è stata finanziata con contributi della Regione per 280 mila euro. A vincere la gara è stata l’impresa Bicincittà Srl, che si è impegnata a garantire a titolo gratuito, a vantaggio dell’amministrazione comunale, il servizio di gestione e manutenzione del sistema di “bike sharing” per un anno a partire dalla messa in funzione del sistema. L’avvio del servizio, si fa sapere, è previsto «nel breve periodo». A disposizione degli utenti ci sarà un’apposita app.

Ma, attivato il “bike sharing”, serviranno poi le piste ciclabili. Così la pensa l’associazione Ulisse Fiab, impegnata sul fronte della ciclomobilità. «Trieste, per diventare una città più ciclabile, ha bisogno di molti altri interventi. Va implementata una rete di piste ciclabili continue e di qualità a partire da Porto vecchio e dal percorso Trieste-Muggia», spiega Federico Zadnich: «Solo così il “bike sharing” avrà la sua dignità di servizio al cittadino».—


 

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