Biblioteca all’ex Pescheria Via al piano di fattibilità
La Biblioteca civica al Salone degli Incanti? Il primo passo è stato compiuto. Esiste ora una delibera ufficiale della giunta ocmunale datata 8 aprile 2015. Gli assessori Andrea Dapretto (Lavori Pubblici) e Paolo Tassinari (Cultura) hanno proposto di effettuare «uno studio di fattibilità per il trasferimento parziale della biblioteca civica negli spazi del Salone degli Incanti (ex Pescheria) soggetto a vincolo storico architettonico». È stata inoltre confermata anche l’intenzione «di coinvolgere professionisti esterni» nel progetto. La copertura finanziare è garantita da 50mila euro già impegnati per incarichi professionali di progettazione. «Nel giro di due settimane arriveranno le offerte e saremo in grado di affidare l’incarico a uno studio professionale» chiarisce l’assessore Tassinari che ha legato il suo nome a questo progetto. Non si tratta di una riconversione facile di uno spazio (quello dell’ex Pescheria) nato come sala espositiva e poi via via ripensato come parco del Mare, centro congressi e museo dell’immaginario scientifico. «Si è ritenuto - si legge nella delibera - opportuno disporre l’avvio delle procedure per acquisire uno studio di fattibilità per verificare la realizzabilità del trasferimento di una parte dell’attività della biblioteca civica nel Salone degli Incanti (ex Pescheria), finalizzata anche all’eventuale inserimento nel piano triennale delle opere dei lavori». L’intenzione è quindi quella di procedere su questo progetto. L’idea nasce dall’esigenza di offrire a Trieste uno spazio multimediale di carattere “informale e amichevole” (proprio così). «Nell’ottica di offrire al pubblico spazi maggiormente attrezzati e caratterizzate da una maggiore flessibilità - si legge nella delibera - è emersa la possibilità di ospitare, parzialmente, la storica biblioteca civica, fondata nel 1753 e ad oggi ricca di circa 470 mila documenti, nel Salone degli Incanti, edificio soggetto a vincolo storico-architettonico e sottoposto a restauro nel recente passato, e ciò anche in considerazione della ristrutturazione che interesserà una parte del Palazzo Biserini».L’obbiettivo è quello di «creare uno stretto legame gestionale e funzionale tra l’attuale sede della Biblioteca civica e il Salone degli Incanti che verrebbe quindi a qualificarsi come uno spazio culturale interconnesso alla biblioteca stessa».
Il Salone degli incanti, fa sapere l’amministrazione, essendo una struttura di grandi dimensioni, può essere «organizzata al suo interno in modo da soddisfare i bisogni informativi, educativi, di socializzazione e di intrattenimento, con il valore aggiunto della spettacolarità dell’ubicazione e della sua visibilità (la posizione centrale, la possibiltà di parcheggio, la raggiungibilità con i mezzi pubblici rendono la proposta ancora più attrattiva)». Non ultimo c’è l’obiettivo di liberare spazi a Palazzo Biserini per i musei letterari del Comune (Sveviano, Joyciano e Petrarchesco Piccolomineo). (fa.do.)
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