Berti compra la villa in Costiera di Irneri e Hauser per 2,750 milioni
di Claudio Ernè
Osserva le scogliere di Duino e il mare d’inverno che dalla nostra costa raggiunge quella dell’Istria. Più lontano, sulla destra, ci sono le lagune.
Amilcare Berti, già apprezzato presidente della Triestina Calcio spa, non ha saputo resistere al fascino della città in cui tanta gente gli vuole bene e ricorda quell’antico campionato quando la “sua” squadra sfiorò la promozione in serie A. Di recente Berti ha scelto di vivere qui, in riva all’Adriatico, in una villa della Costiera di cui ha già firmato il contratto preliminare d’acquisto. Non ha venduto il castello di Buia ma ai suoi amici più stretti e fidati ha voluto far ammirare dalla terrazza della nuova dimora la bellezza del golfo e i nostri tramonti. Lui, il presidente, ne è rimasto ammaliato.
La villa è posta al numero 294 della Strada costiera o, se preferite, al civico 5 di via Ferdinand de Lesseps nel territorio di Santa Croce. L’hanno messa in vendita, come si legge nel documento conservato all’Ufficio regionale del Libro fondiario, l’ingegner Sergio Hauser e Donata Irneri, figlia di Giorgio e nipote di Ugo, il fondatore del Lloyd adriatico.
L’ingegnere possiede 541 quote della villa e delle adiacenti “pertinenze”; sua moglie 459. La coppia ha deciso qualche tempo fa di divaricare il proprio futuro in un’aula del Tribunale di Trieste adottando la formula della separazione “consensuale” e la villa, dotata anche di un approdo privato, ne ha seguito la sorte. E’ stata messa discretamente sul mercato, senza annunci espliciti, senza inserzioni roboanti o immagini in technicolor. Prima di Amilcare Berti un importante costruttore friulano, appassionato di nautica, aveva tentato un approccio esplorativo. Ma non se ne era fatto nulla.
La trattativa sfociata nel contratto preliminare è stata gestita a nome dei proprietari dall’avvocato Piero Santi, nominato “procuratore speciale”. Lo stesso avvocato si è occupato e si occupa di buona parte degli affari legali della “Campo Marzio Costruzioni spa” di cui è amministratore lo stesso ingegner Sergio Hauser, impegnato da anni nella gestione del più vasto cantiere privato aperto a Trieste. L’area interessata alla realizzazione è quella che fu dell’ex filiale della Fiat. Ma ritorniamo al preliminare. Nello stesso contratto, firmato dal notaio Giuliano Chersi il 21 ottobre 2011, vengono definiti il prezzo e le modalità di pagamento.
«Il prezzo è fin d’ora convenuto in euro due milioni e 750 mila. Euro due milioni e 300 mila vengono versati in data odierna a titolo di caparra confirmatoria: un milione e 650 mila euro a mezzo assegni circolari; e 650 mila a mezzo assegni bancari che vengono accettati salvo buon fine. Si conviene tra le parti che l’importo resti fiduciariamente depositato presso lo studio dei notai Furio dei Rossi e Giuliano Chersi per essere trasmesso alla parte venditrice non appena accolta la domanda tavolare relativa all’annotazione del presente contratto».
L’ultima tranche del prezzo d’acquisto - 450 mila euro- dovrà essere versata da Amilcare Berti entro il 20 agosto 2012 ma non prima del 4 agosto. «E’ un termine stabilito nell’interesse della parte venditrice» si legge sul contratto che non spiega le ragioni di questa dilazione nel pagamento.
Altre notizie emergono dal contratto. Amilcare Berti non potrà esimersi dal fornire l’acqua necessaria al proprietario di un terreno adiacente la villa e quest’ultimo ha l’obbligo di rifondergli le spese in base a quanto emerge dai dati registrati da un ”sottocontatore”. Ed ancora. Lo stabile nel 1999 era gravato da un’ipoteca di 125 milioni di lire, a favore della Cassa di Risparmio di Gorizia. «La parte venditrice garantisce essere relativa a un debito già estinto e si obbliga a cancellare a sua cura e sue spese senza dilazione o ritardo alcuno e comunque entro il termine fissato per la stipula del contratto definitivo di vendita».
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