Benzinai goriziani, a Bruxelles la protesta
GORIZIA. «O la va, o la spacca». È questo il battagliero slogan coniato dai benzinai goriziani che, a partire da oggi, si ritroveranno con il vecchio sconto di 21 centesimi al posto di quello (maggiorato) di 27. La Regione ha annunciato, infatti, che non ci saranno proroghe («Non ci sono soldi. Si tratta di cifre insostenibili sul lungo periodo dal bilancio regionale senza opportuni correttivi nazionali»). Parallelamente, il famoso decreto salva-benzinai che avrebbe dovuto ottenere il via libera dal Governo pare essersi impantanato (ma domani potrebbe esserci qualche novità). Ciò cosa determinerà? La Slovenia tornerà ad essere più conveniente (per il gasolio lo è sempre stata) con il rischio di riassistere ad un nuovo e dannoso esodo oltreconfine.
E allora i benzinai annunciano nuove battaglie. «Se entro aprile non si risolverà la questione, andremo a Bruxelles - scandiscono Fabio Zanetti e Paolo Macuz, coloro che si accamparono in piazza Vittoria nei mesi scorsi -. Ma lo faremo in maniera eclatante: utilizzeremo un camper opportunamente dotato di scorta iniziale di 300 litri in taniche di gasolio acquistato dove costa meno (in Slovenia, ndr) e, in barba a tutti i controlli di sicurezza per la circolazione peraltro inesistenti in prossimità dei nostri confini, raggiungeremo il cuore dell’Europa».
Insomma, con questa azione i gestori puntano il dito anche su un altro fenomeno: quello dell’approviggionamento di carburante in Slovenia, oltre ogni limite consentito, con le taniche. «Ci sono auto stracariche di benzina che sono potenziali bombe», lamentano. Una volta giunti a Bruxelles, i gestori presenteranno un dossier di denuncia e di proposta. Chiederanno l’equiparazione dei prezzi con la Slovenia e denunceranno le mancate azioni dello Stato italiano «che non ha utilizzato - attacca Macuz - i possibili strumenti europei di armonizzazione nell’integrazione fra Stati confinanti».
Ma anche la Regione è nel mirino «per la discriminazione e l’imbarazzante metodo di applicazione delle leggi vigenti in materia di mobilità: gli automobilisti motorizzati a gasolio, per esempio, fino a quando saranno considerati cittadini di serie B immeritevoli di congrui contributi al pari di tutti gli altri? La rinomata località turistica di Lignano Sabbiadoro perchè è considerata ancora oggi area svantaggiata al pari di Gorizia e gode dello stesso contributo? E Gradisca d’Isonzo, Mariano del Friuli, Moraro, Farra d’Isonzo, perchè sono invece inserite in seconda fascia di contributo al pari ad esempio della lontanissima Pordenone?».
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