Benzinai aperti all’ora di pranzo
TRIESTE
La giunta regionale ha approvato i calendari con i turni di apertura dei distributori del Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento ha l'obiettivo di assicurare il servizio di rifornimento e garantirne l'esercizio per tutto l'anno. Nei giorni festivi e al sabato, la percentuale degli impianti attivi non deve scendere al di sotto del 25% per ciascuna provincia. La legge regionale, tra le altre cose, fissa un orario settimanale di apertura elastico. I distributori devono cioè garantire il servizio per un minimo di 41,5 ore, ma non devono superare le 73 ore e 15 minuti. Questo permette di praticare l'orario continuato ai gestori che ritengono strategica la fascia della pausa pranzo. Si tratta di un provvedimento approvato per sostenere un comparto in difficoltà a causa della concorrenza slovena: oltreconfine le pompe di benzina, oltre a praticare prezzi più bassi, osservano orari più ampi.
«Noi abbiamo sempre lavorato sulle 52 ore - osserva Pio Traini, presidente della Figisc di Gorizia-. Il fatto che poi ci sia una situazione diversa da quella che c’era prima è un dato di fatto. È il gestore che conosce le esigenze della propria clientela e si regola di conseguenza». Pragmatico il presidente di Trieste Roberto Ambrosetti: «Cerchiamo di dare un servizio in più al cliente, ma rimane una libera scelta del singolo gestore. È vero che con la Slovenia ci sono delle differenze, ma con gli sconti si riesce ad arrivare al prezzo sloveno. La differenza non è più così plateale: su 50 litri, è di un euro e 50 centesimi. Il contributo regionale permette un deciso risparmio. Andare oltreconfine ormai è solo un fatto d’abitudine». (s.b.)
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