«Benzina, fascia unica nell’area di confine»

La proposta di Romoli: «I benefici vanno tolti in quelle zone in cui non sono giustificati. È qui che è forte la concorrenza slovena»
Il sindaco Ettore Romoli
Il sindaco Ettore Romoli

Introdurre una fascia unica di sconti sui carburanti ma realmente dove serve, dove cioé la concorrenza con la Slovenia è pesante e ci vede soccombenti.

A prendere posizione è il sindaco Ettore Romoli che lancia un appello forte e chiaro all’amministrazione regionale. «Il problema si verifica lungo la fascia confinaria. La presidente Serracchiani dovrebbe prendere il coraggio a quattro mani e togliere i benefici a tutta la regione, stabilendo nel contempo una fascia unica - argomenta il primo cittadino -. Il sistema attuale non regge e non è equo: mi rifiuto di credere che un qualsiasi residente in Carnia vada a fare rifornimento in... Slovenia. Questo per dire che i benefici andrebbero tolti dalle zone in cui tali provvedimenti non sono giustificati e non portano nemmeno benefici alle casse regionali. Basta con questa forma di assistenzialismo verso aree della regione che non ne hanno bisogno».

La proposta di Romoli è sin troppo chiara: si faccia uno studio approfondito per vedere dove è realmente conveniente il contingente regionale. «State certi che si evidenzierà quanto vado dicendo: è giusto che i benefici ci siano lungo la fascia confinaria in maniera tale da arrivare a un prezzo del carburante inferiore a quello praticato in Slovenia. In questa maniera, si metterebbe fine all’esodo al di là del confine. È chiaro che un provvedimento del genere creerebbe malumore e disparità ma la Regione deve mettere mano al sistema».

Nei giorni scorsi, a far sentire la loro voce erano stati i benzinai goriziani. Che fine ha fatto la famosa "fascia zero"? E l'equiparazione dei prezzi con la Slovenia? Se lo chiedono i benzinai goriziani e tornano a sollecitare la politica a prevederla, dopo le tante (troppe) promesse elettorali. In pratica, si tratterebbe di introdurre un'agevolazione specifica pensata per Gorizia e per i distributori collocati immediatamente a ridosso della zona di confine. Ma sullo sfondo c'è un altro problema. Fanno parte della provincia di Gorizia ma lì ci sono regole diverse e penalizzanti riguardo alle agevolazioni sui carburanti. Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Moraro e Farra d'Isonzo continuano ad essere inserite in seconda fascia di contributo. Significa che in quei quattro Comuni lo sconto sulla benzina regionale è più basso del resto della provincia. E i benzinai puntano il dito verso questa incomprensibile disparità di trattamento. Sullo sfondo, i numeri. Rispetto ai primi nove mesi del 2013, i benzinai goriziani hanno complessivamente erogato (nei primi tre trimestri del 2014) in provincia un milione di litri di carburanti in meno. Secondo i dati forniti dall'Assessorato regionale all'Ambiente, elaborati da Insiel sui report dell'ufficio Zona franca della Camera di commercio di Gorizia, nell'area di contribuzione 2, quella che gode di uno sconto minore, le vendite continuano a decrescere: i distributori dei comuni di Moraro, Farra, Gradisca e Mariano hanno erogato complessivamente 1,2 milioni di litri di benzina senza piombo e appena 263 mila litri di diesel, a ulteriore riprova che pure nei Ccomuni della Destra Isonzo, lasciati fuori dalla fascia di contribuzione più ampia, prosegue incessante il pendolarismo del pieno.

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