Benzina e gasolio agevolati, maxi sconti verso la proroga

Regione orientata a prolungare la sperimentazione che, da settembre, ha limitato la corsa al pieno oltreconfine. Ma sarà decisiva la compartecipazione del governo
Un benzinaio al lavoro
Un benzinaio al lavoro

TRIESTE Prorogare lo sconto regionale su benzina e gasolio fino alla fine dell’anno. È il ragionamento che sta cercando di portare avanti la giunta regionale, sulla base dei più che incoraggianti dati registrati in questo primo mese e mezzo dall’avvio delle scontistiche all’interno dell’area 1 (equivalente alla provincia di Trieste, quasi tutta l’area goriziana e alcuni comuni della provincia di Udine).

Qui, dal 31 agosto scorso, lo sconto alla pompa è aumentato da 21 a 29 centesimi al litro per la componente benzina, mentre per il diesel si è passati dai precedenti 14 agli attuali 20 centesimi al litro. Un’operazione che, unita allo sconto operato dalle compagnie petrolifere, ha portato il prezzo del carburante nella fascia confinaria della Regione quasi alla pari con quello proposto dai distributori sloveni. Grazie a questa combinazione di fattori nell’area triestina, nel mese di settembre si è registrato un aumento del 15,3% nell’erogato della benzina e un vero e proprio boom di richieste del diesel, con un incremento del 83,3%. Nessuna variazione, invece, per quanto riguarda la benzina in provincia di Gorizia, dove invece il gasolio ha visto un aumento pari al 25,3%.

«Stando ai dati aggiornati al solo mese di settembre il primo obiettivo, ossia riportare una parte importante dei nostri corregionali a rifornirsi in Fvg - specifica l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro - l’abbiamo evidentemente ottenuto. Nei prossimi giorni avremo i numeri anche dei primi 15 giorni di ottobre e a quel punto, assieme al presidente, faremo le opportune valutazioni».

Sul piatto, appunto, la possibilità di prolungare lo sconto. Per ottenere il quale, però, è necessaria la partecipazione di Roma. «Anche alla luce di quella che potrà essere la risposta dei ministri Gualtieri e Patuanelli alla nostra missiva - prosegue Scoccimarro - capiremo se il discorso potrà andare avanti. È necessario ricordare, infatti, che per il Fvg lo sconto sul carburante è oneroso (vale in media 40 milioni di euro all’anno di esborso, ndr), mentre per le casse dello Stato questa misura ha un saldo positivo per oltre 400 milioni di euro di entrate tra accise e tasse, cui bisogna aggiungere l’Iva». Da qui la richiesta, portata avanti a più riprese dalla Regione Fvg, di una compartecipazione allo sconto. «Al contempo spero che i cittadini abbiano capito - sempre Scoccimarro - che è necessario fare rifornimento nel nostro Paese. Il 60% delle tasse pagate ad ogni pieno, infatti, viene destinato alla sanità regionale». Un particolare non da poco, soprattutto in un periodo di emergenza come questo.

Infine un richiamo alle compagnie petrolifere, che l'assessore all'Ambiente ringrazia per il ritocco del prezzo alla pompa, che ha consentito di parificarlo a quello presente nel vicino Veneto. —
 

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