Battaglia sull’autobus scontato per gli esuli
Sulle tessere bus quasi gratuite per gli esuli istriani è battaglia. Non solo con il centrosinistra, ma anche all’interno di Forza Italia e del mondo associativo. Ma Bruno Marini è intenzionato ad andare fino in fondo e ottenere l’agevolazione, così come previsto da una legge regionale del 2007. Una norma mai attuata e di cui nessuno era a conoscenza, che però consentirebbe di pagare l’abbonamento annuale 5 euro e 15 centesimi anziché i 343,50 richiesti, così come confermato da una delibera della giunta regionale di dicembre. Questo vale per chi ha un reddito sotto i 30mila euro.
Paradossalmente, negli anni si sono continuati a susseguire articoli di legge a riguardo, ma il beneficio è sempre rimasto nascosto. Il forzista Marini oggi ha organizzato una conferenza stampa in Regione, alla quale prenderanno parte alcuni esponenti dell’associazionismo. “Tessere bus agevolate: la verità”, il titolo. Ci sarà Gaetano Valenti, il consigliere dell’opposizione che otto anni fa aveva infilato lo sconto nella norma sul trasporto pubblico.
Marini, dunque, non molla. «Questa mattina (ieri, ndr) molte persone che avevano letto il giornale mi hanno fermato per chiedermi spiegazioni», racconta. «La notizia ha destato sorpresa perché davvero nessuno ne sapeva nulla. E questa – incalza – è una responsabilità della Regione che non ha mai reso noto all’opinione pubblica la possibilità. Parliamo di persone anziane, tengo a sottolineare. Sono rimasto particolarmente commosso da una signora che mi ha parlato della sua casa abbandonata in Istria e che spera, almeno, di poter ottenere l’autobus gratuito. Ora le Province, che gestiscono il trasporto nelle città, dovranno occuparsi di un’adeguata campagna informativa».
L’operazione di Marini, però, non sembra avere vita facile. La giunta continua a rimanere nel silenzio ed è il Pd a parlare, con il triestino Franco Codega, tutt’altro che favorevole. «Sinceramente – commenta il consigliere del Pd – mi pare una misura poco significativa, disallineata rispetto alle vere necessità degli esuli». Ma Marini sta incontrando resistenze anche all’interno del suo stesso gruppo, Forza Italia. Il collega Rodolfo Ziberna, all’epoca dell’approvazione della legge presidente dell’Anvgd di Gorizia (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e ora vice-presidente nazionale, boccia la campagna di Marini.
«Di quella legge – conferma – non si sapeva niente e Valenti quella volta non ce ne aveva parlato. E poi è un’agevolazione mai chiesta e che quindi non serviva. Un privilegio – conclude Ziberna – che non è mai stato utilizzato, che non ha alcuna ragione di esistere e che non ha alcuna connessione con la realtà degli esuli e dei loro bisogni. Quella di Marini è una lotta senza senso e non può parlare a nome degli esuli, mentre io posso farlo perché rappresento un’associazione. Voterò per la soppressione».
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