Battaglia delle falesie, nasce un comitato
DUINO AURISINA. Se non è una dichiarazione di guerra, poco ci manca. La Comunella di Duino si smarca dall'azione politica dell’amministrazione comunale e in contropiede lancia la costituzione di un comitato spontaneo per «sostenere le legittime istanze dei paesani, che hanno tutto il diritto di continuare a godere delle nostre Falesie». Capitano della protesta il presidente Vladimiro Mervic, che oltre a presiedere oggi la proprietà collettiva di Duino era stato nel 2012 uno dei capofila della Lista Kukanja, a sostegno della candidatura dell'attuale sindaco.
Dunque un rapporto diretto con l'esecutivo di centrosinistra che ora, a quanto pare proprio a causa delle restrizioni a nuotatori, canoisti e pescatori, previste nel nuovo regolamento, si è spezzato. I correttivi emersi nel corso dell'ultima II commissione non sono bastati a riannodare gli estremi recisi, anzi. Prova ne sia che gli emendamenti proposti con urgenza dal comitato spontaneo sorto anche grazie dal trait d'union di Facebook e che raccoglie le simpatie di Luca Marzuzzi, segretario del Principe, e Bianca Mladinovic, titolare della Dama Bianca, sono stati mandati trasversalmente a tutti i consiglieri di Duino Aurisina. Tutti tranne uno, Maurizio Rozza, presidente proprio della II commissione.
«Dopo l'ultima seduta sul tema Falesie - scrive in una nota diffusa anche sui social network Vladimiro Mervic -, traspare chiarissimo il programma dell'amministrazione comunale. Sottrarre le Falesie e il prospiciente mare ai cittadini per consegnarli totalmente nelle mani di un'élite di pseudoambientalisti».
«Nonostante l'impegno di molti abitanti - prosegue - e il sostegno della stragrande maggioranza della popolazione (800 firme raccolte, ndr), lor signori non solo non ci hanno degnati nemmeno di un accenno di risposta, ma l'unica preoccupazione è stata quella di accontentare, in parte, il consigliere della maggioranza Walter Ulcigrai e le sue seppie, temendo voto contrario». «Noi cittadini di Duino - aggiunge Mervic - abbiamo intenzione di istituire un comitato spontaneo che si opponga a queste norme liberticide e che tuteli la popolazione residente». «Naturalmente - conclude - è solo il primo passo. In seguito allargheremo la nostra azione in tutti i paesi del Comune e ci dedicheremo anima e corpo affinché questi regolamenti siano modificati. Traspare ormai chiaro che nella nostra amministrazione a decidere non è il sindaco e nemmeno il suo vice, bensì il signor Rozza e il suo braccio destro Cunja».
«Non è giusto come si stanno comportando nei nostri riguardi e verso il Principe, che ha dato visibilità al territorio e lavoro a molte famiglie - commenta Bianca Mladinovic, titolare della Dama bianca -: ciò che fanno è indecente. Siamo affezionati ai Torre e Tasso e Duino è anche il Castello». A «titolo personale», come precisa, al comitato spontaneo ha aderito anche Luca Marcuzzi, segretario del principe.
Quanto prima avrà luogo un'assemblea coi paesani.
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