Bassa friulana, sfregiata di nuovo la tomba del neonato
PORPETTO. Nuovo atto vandalico sulla tomba del neonato del cimitero di Porpetto: rubato un vaso e sparsi con disprezzo i fiori che conteneva, ma - fatto ancor più grave - nuovo retroscena col ritrovamento di due biglietti ingiuriosi contro la madre del piccolo. Sconvolti i genitori. Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica è stato segnalato ai carabinieri di Torviscosa che già stanno indagando per il precedente fatto risalente al 24 agosto per il quale è stato denunciato a piede libero un 36enne del luogo.
A scoprire quello che questa famiglia definisce «una vile azione», è stato domenica mattina il padre del bambino, che dopo quanto accaduto una decina di giorni fa, si reca di persona a portare i fiori in cimitero in quanto la mamma non riesce a riprendersi dal precedente fatto. Per la signora è stato un altro durissimo colpo al cuore.
«Non posso accettare una cosa del genere – dice –: il non poter andare a portare un fiore nella tomba di mio figlio per me è devastante. Dal 1995, quando è morto, andavo ogni mattina al camposanto, ora non riesco a farlo. Cosa ha fatto di male il mio bambino per meritarsi questo? E perché questo accanimento nei miei confronti?».
Comunque ieri la famiglia ha rimesso un nuovo vaso e fiori freschi.
Come si ricorderà del precedente vandalismo era stato preso l’autore, come dicevamo un 36enne del luogo già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e le persone, trovato da una pattuglia dei carabinieri ad aggirarsi in bicicletta nella notte nei pressi del cimitero. L’uomo era stato trovato in possesso di una spatola metallica e di un paio di guanti da lavoro, ritrovamento che ha indotto i carabinieri di Torviscosa a entrare nel camposanto dove hanno scoperto la tomba danneggiata (era stata divelta la lapide, sparito il crocifisso e tolte alcune lettere del nome, oltre alle scritte ingiuriose lasciate in bigliettini). A quel punto l’uomo era stato arrestato e quindi denunciato a piede libero per vilipendio della tomba e danneggiamento aggravato, e quindi rilasciato. Anche i genitori avevano presentato denuncia contro l’uomo.
Restano però da chiarire le motivazioni che avevano indotto il 36enne a compiere una simile azione: le forze dell’ordine infatti stanno indagando sulla connessione tra il vilipendio alla tomba e le scritte offensive ritrovate sul posto.
Intanto la gente di Porpetto sconcertata dall’accaduto, resta in attesa che nel cimitero del capoluogo venga ripristinata la videosorveglianza, avendo l’amministrazione comunale, un paio di settimane fa, stanziato le risorse per far funzionare le telecamere in disuso ormai da qualche tempo.
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