Bassa friulana, sequestrato oltre un quintale di pesce avariato
Oltre 280 kg di pesce sequestrato, e otto sanzioni per altrettanti illeciti che corrispondono complessivamente a più di 12mila euro di multa. Sequestrato inoltre, in un ristorante della Bassa friulana, oltre un quintale di prodotto ittico ed altri generi alimentari. Il pesce e gli altri prodotti, detenuti in frigoriferi e congelatori senza alcun rispetto delle previste condizioni igieniche, si presentavano in cattivo stato di conservazione ovvero alterati, bruciati dal freddo, rancidi, privi di involucro protettivo ed invasi da ghiaccio e condensa.
I proprietari del ristorante sono stati sanzionati sia sotto il profilo amministrativo per il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità e scadenza dei prodotti, sia sotto il profilo penale per il cattivo stato di conservazione.
E' il risultato della complessa operazione di controllo sulla filiera della pesca denominata “Adriatic Shellfish”, durata alcune settimane e conclusa il 4 agosto scorso.
Il personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Grado e dell’ufficio locale marittimo di Lignano Sabbiadoro, sotto la guida del tenente di Vascello Elisabetta Bolognini, ha espletato svariati controlli che hanno interessato l’intera filiera della pesca, sia a terra che in mare, al fine di preservare la salute dei consumatori nonché la conservazione delle risorse alieutiche.
"L’operazione - precisa il Comandante Tenente di Vascello Elisabetta Bolognini –, che è stata coordinata a cura della Direzione marittima di Trieste nell’ambito dell’intera area di giurisdizione, persegue infatti quali obiettivi fondamentali il rispetto delle regole e delle buone pratiche alimentari, non solo per garantire uno sviluppo sostenibile del settore alimentare bensì per preservare la tutela e la conservazione dell’intero ecosistema marino".
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