Basaglia, riapre il "set Trieste"
Fabrizio Gifuni darà il volto su Raiuno allo psichiatra che è stato il padre della Legge 180
TRIESTE.
Appena in ritardo sul trentennale della Legge 180, la vita dello psichiatra
Franco Basaglia
e la sua battaglia per la chiusura dei manicomi arriveranno in televisione in una fiction in due puntate su RaiUno. Le riprese triestine del film cominceranno il 18 maggio e proseguiranno per sette settimane anche negli spazi esterni dell'ex Opp, dove partì negli anni Settanta la rivoluzione antipsichiatrica di Basaglia. A restituirgli un volto sullo schermo sarà Fabrizio Gifuni che si è già calato con credibilità nei panni di De Gasperi e di Paolo VI, ma nel cast sono già stati confermati anche Giuseppe Battiston, Vittoria Puccini e Anna Valle.
La fiction, ambientata anche a Gorizia dove Basaglia lavorò dal 1961 al 1969, è prodotta dalla Ciao Ragazzi di Claudia Mori, che a Trieste aveva già girato "Einstein" e che per questo nuovo progetto ha preventivato un budget di cinque milioni di euro. Dietro la macchina da presa ci sarà Marco Turco, regista della fiction biografica "Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu". La produzione sarà seguita come di consueto dalla Friuli Venezia Giulia Film Commission, che si prepara ad un 2009 impegnativo: «Credo che ci attesteremo sugli stessi livelli dello scorso anno, con 350-400 giornate di riprese in regione», afferma il presidente Federico Poillucci.
«Noto però che il Film Fund (che per l'anno in corso verrà ripartito a marzo, ndr) non basta più: le richieste di produzioni che vogliono girare sul territorio sono tante e i 500 mila euro messi a disposizione per il fondo non bastano per soddisfarle. Spero che la Regione, anche a giugno in sede di variazione di bilancio, decida di limare la cifra per permetterci di accogliere altre produzioni». Anche perché, in questi giorni, ha preso contatti con la Film Commission una "line producer" che lavora per le quattro maggiori case di produzione cinematografica indiane, e che potrebbe traghettare in Regione addirittura qualche film di Bollywood.
Intanto, il 9 marzo e per sette settimane, tornerà per la quarta volta a Trieste la troupe di "
Un caso di coscienza"
, la fortunata serie con Sebastiano Somma (sempre nei panni dell'avvocato Tasca), Loredana Cannata, Barbara Livi e la new entry Vanessa Gravina. La quarta serie, diretta da Luigi Perelli e prodotta da Red Film, prevede sei nuove puntate per Rai Due. A Trieste saranno concentrate le riprese in esterni come l'entrata della Prefettura che rimarrà, nella finzione, l'ingresso del Tribunale, e una villa in collina che la Film Commission sta cercando fra Cormons, Collio e in provincia di Udine.
Vorrebbe battere il primo ciak prima dell'estate anche Corso Salani che girerà fra Trieste, Opicina, Gorizia il Carso il suo prossimo film
"Altrove"
, una storia collocata anche tematicamente sul confine italo-sloveno. Quasi tutti gli attori, a parte il protagonista, saranno scelti fra i professionisti locali.
Alla fine di settembre prenderanno il via anche le riprese di
"Archeo"
, il nuovo lavoro di Jan Cvitkovic, il regista sloveno di "Kruh in mleko (Pane e latte)", Premio alla Miglior Opera Prima al Festival di Venezia, e "Odgrobadogroba". Il film, co-prodotto dalla società slovena Staragara e da Transmedia di Gorizia, è interamente ambientato nei paesaggi naturali del Friuli.
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