Barcolana-Svbg verso la scissione

Domani assemblea straordinaria, il presidente Spina presenta la “cura” contro il pesante passivo
Di Gabriella Ziani
Lasorte Trieste 13/10/13 - Barcolana 2013, Partenza
Lasorte Trieste 13/10/13 - Barcolana 2013, Partenza

Potrebbero scindersi la Società velica Barcola-Grignano e la sua maggiore creatura, la Barcolana. Si prepara per domani un’infuocata assemblea straordinaria dei 470 soci convocata dal presidente Vincenzo Spina che metterà sul piatto questa e altre proposte, per esempio l’aumento dei canoni sociali oggi particolarmente bassi (270 euro all’anno), di tutti gli altri servizi (per esempio il bar interno è in comodato e perciò non paga affitto), il biglietto d’ingresso per i familiari dei soci che oggi entrano liberamente gratis.

E, soprattutto, sarà proposta la determinazione di una quota soltanto degli introiti da regata da riversare sulle spese gestionali della società. Spina lo ha spiegato in una lettera di due pagine inviata a tutti gli associati per illustrare in anticipo le ragioni di un incontro “straordinario”. Decisioni e voto sono rimandati alla sessione ordinaria di febbraio.

Comunque entra in campo una rivoluzione: il figlio diventato grande e ricco saluta il padre rimasto povero. E questo potrebbe avere molte altre conseguenze. Ma intanto se la Barcolana per caso venisse a cessare (è la logica di Spina), la Svbg resterebbe a nudo. Il passivo del 2012 è stato di 150 mila euro, il bilancio al 30 ottobre ma previsionale a tutto dicembre 2013 inviato ai soci parla di un rosso di quasi 170 mila euro. Avverte il presidente: la società è “drogata” dagli utili della Barcolana. Che nonostante la crisi quest’anno sono stati di 110 mila euro a fronte di 1 milione di spese, salvo che i conti definitivi saranno fatti a fine anno. «Inoltre - aggiunge il tesoriere Paolo Picech - i contributi degli sponsor sono in calo». Ma scindere i bilanci è per alcuni inaccettabile, i soci resterebbero “ad arrangiarsi” economicamente, si dice. Mentre un progetto per un nuovo porticciolo sul terrapieno inquinato (i cui costi sarebbero stati scritti in conto alla società) mette in barca ulteriori malumori sul futuro complessivo della Svbg, con annesso “annusamento” di interessi esterni in arrivo. In più domani si annuncia una mozione contraria al voto su un bilancio che chiude appunto al 31 dicembre. Tra i primi firmatari ci sarebbe Marina Parladori, già vicepresidente e poi sfidante di Spina alle ultime elezioni, che il presidente aveva sospeso per due mesi per un manifesto canzonatorio che l’aveva preso di mira.

Afferma invece il presidente: «Quando sono stato rieletto presidente lo scorso anno, per il mio secondo mandato, ho posto quale condizione la necessaria divisione di bilanci tra la Società velica di Barcola e Grignano e la regata Barcolana. È necessaria per una corretta gestione sia del nostro sodalizio che della regata. Mentre l’evento che porta il nome di Trieste nel mondo nonostante la grave crisi economica mantiene un bilancio positivo permettendo alla Svbg di attivare iniziative di grande valore, le entrate istituzionali (canoni e servizi principalmente) non risultano più allineate con i costi di gestione. Non c’è bilancio in pareggio e sono impossibili investimenti su strutture e tutti gli altri campi, settore sportivo compreso. Informerò ufficialmente i soci sulla necessità di correzioni. Che andranno comunque prese a febbraio. Ogni altra e diversa interpretazione dell’assemblea di domani - avverte Spina - è puramente strumentale».

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