Barcolana, Gialuz diventa presidente di Svbg

Il docente unversitario ed ex velista sbanca le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Oggi la nomina formale

Si è aperta l’era Gialuz alla Barcolana. Mitja Gialuz, docente universitario di 38 anni con un passato di velista di rilievo internazionale che guidava il gruppo di giovani che si è candidato a guidare la Società velica Barcola e Grignano, ha infatti ottenuto ieri alle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo della società 239 voti su un totale di 298 votanti. Oggi lo stesso consiglio, in cui sono entrati tutti i componenti della sua lista, lo nominerà presidente. Questi gli eletti con i voti ottenuti: Mitja Gialuz 239, Alessandro Bonifacio 219, Tullio Bontempo 212, Dean Bassi 181, Flavia Bottaro 173, Mauro Parladori 171, Gianni de Visentini 170, Miro Cernaz 141, Mario Spaccini 137, Jimmy Patrizio 129, Dario Sculin 100. Quali Revisori dei conti sono stati invece eletti: Paolo Picech 200 voti, Domenico Bonifacio 184, Giorgio Stefani 148. Probiviri: Massimo Jenko 159 voti, Luciano Brunello 109, Roberto Visintini 117.
Prima delle elezioni, l’assemblea ha votato il bilancio consuntivo, che chiude in sostanziale pareggio grazie al contributo straordinario che i soci verseranno, in tre rate, entro l’anno. Le urne, apertesi subito dopo l’assemblea delle 9.30 si sono chiuse già alle 16, ma è seguito un lungo scrutinio svolto con particolare scrupolo dal comitato elettorale e protrattosi fino alle nove e un quarto di ieri sera.
Mitja Gialuz, ricercatore e professore aggregato di Procedura penale all’Università di Trieste, dal settembre 2012 componente del cda della Fondazione CRTrieste, alla Svbg già dal lontano 1983 (quando a 8 anni iniziò a frequentare la scuola vela) e con un passato da velista condito da risultati di rilievo (come un titolo iridato juniores nella classe olimpica 470, e poi su imbarcazioni d’altura due Giri d’Italia e un campionato nazionale Ufo vinti). Oggi a 38 anni si ritrova anche a essere il più giovane presidente nella storia della società che organizza l’evento di maggiore notorietà internazionale che si svolge a Trieste.
«La situazione in questo momento è difficile - aveva osservato Gialuz al momento della sua decisione di candidarsi - e c’è quindi la necessità di coinvolgere molte persone. Assieme a Mauro Parladori abbiamo lavorato per unire tanti soci per un progetto di rilancio della società e della Barcolana, che è l’evento della città e non solo della Svbg. Simbolo del rapporto fra Trieste e il mare, e volano per l’economia cittadina. Sono stato colpito dall’entusiasmo con cui in tanti si sono messi a disposizione, sia con un eventuale coinvolgimento interno (nel direttivo, ndr), sia esterno. La ricetta per la Barcolana non è tornare al passato - aveva aggiunto Gialuz - ma guardare al futuro rispettando il suo segreto che sta nella fusione delle barche piccole con le grandi, di quelle classiche con le ipertecnologiche, e se vogliamo del legno con il carbonio. Deve avere più barche in generale, continuando a essere una festa. Non bisognerà tanto cambiare la regata in mare, quanto ragionare sul format dell’evento a terra».
L’ultimo colpo di scena nell’immediata vigilia di queste elezioni allorché l’annunciato competitor di Gialuz, cioé Ennio Bandelli, ha fatto un passo indietro. Bandelli, per otto anni al vertice del sodalizio e per dodici segretario di zona della Fiv, ha scelto alla vigilia di lasciare spazio ad altri chiamandosi fuori: «In questo particolare momento di difficoltà per la nostra società - aveva detto - alcuni soci anziani mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi alla guida del futuro direttivo. Ho accettato con il solo obiettivo di riportare l’armonia sociale persa nel tempo. A tutti i “saggi” voglio esprimere il mio ringraziamento. Ho visto, tuttavia, con il passare dei giorni che esiste un sincero interesse per le sorti della società, in particolare da parte di un gruppo di giovani soci capaci e volonterosi ai quali va tutta la mia stima per aver saputo creare una squadra».

 

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