Barcolana, 1562 vele alla partenza LA DIRETTA TWITTER
TRIESTE Vittoria annunciata, certo. Maturata però non senza qualche patema d’animo. Specie nelle prime fasi della regata, a causa di un vento tanto timido da non superare i due nodi. Esimit Europa 2 cala il poker: quarta affermazione consecutiva alla Barcolana. Sul nome dell’imbarcazione e dell’equipaggio vincitori c’erano pochi dubbi. O meglio, di dubbi sostanzialmente non ce n’erano. Nello sport, tuttavia, non si sa mai e il momento di stallo in mare vissuto dal Maxi battente bandiera slovena dell’armatore Igor Sim›i›, con equipaggio guidato dallo skipper Jochen Schumann e con al timone Alberto Bolzan, ieri fra le 10.45 e le 11 circa - cioè sino a cinquanta minuti prima di passare la prima boa -, certamente ha creato almeno un pochino di apprensione a bordo. All’altezza di Porto San Rocco, la grande favorita è poi riuscita finalmente a “trovare” le folate giuste, sebbene tutt’altro che sostenute. Tanto è bastato: il sistema di vele e tecnologia messo assieme sullo scafo permette alla “regina” del Mediterraneo, capace di conquistare con la Barcolana 2013 il suo 28.o successo di fila, di navigare a una velocità doppia rispetto a quella regalata dal vento. Dalle 11.18, via: altra cavalcata. Prima boa passata dopo un’ora e 50 minuti, davanti alla sorprendente Megaenergija di Uros Zvan, in gara sotto l’egida dello Yc Skipper Maribor. Dietro, TuttaTrieste di Roberto Distefano e Aniene con Stefano Spangaro al timone. Con Esimit saldamente al comando, è stata a quel punto lotta per gli altri due gradini del podio lungo il secondo lato del nuovo percorso voluto dagli organizzatori della Società velica di Barcola e Grignano. Secondo e poi diventato anche ultimo lato, in conseguenza della decisione ufficializzata alle 12.15 dal Comitato di regata e dalla Giuria internazionale, che hanno stabilito alla boa 2, in acque slovene, il punto d’arrivo della competizione. Chiara la motivazione, confermata dallo staff della Svbg: permettere al maggior numero possibile di imbarcazioni di portarsi fino al traguardo nonostante il pochissimo vento. Approdo conclusivo fissato appunto alla boa numero due, sulla carta dopo 5,6 miglia nautiche dalla partenza, anche se - proprio per l’assenza del sostegno di Eolo - le barche partecipanti di “strada” ne hanno percorsa ben di più, cercando la giusta strategia su e giù per il golfo. Alle 12.16, dopo due ore e sedici minuti di regata, Esimit Europa 2 è andata dunque a vincere la sua quarta Barcolana, l’edizione numero 45. Alle sue spalle, qualcosa è cambiato sul secondo lato: il Tp 52 Aniene Prima Classe è guizzato al secondo posto, confermato sino al termine, davanti a TuttaTrieste che ha così completato il podio. Quarta piazza per Megaenergija, forte di un’esperienza ventennale in mare: lo scafo, peraltro, è stato in passato proprietà di Mitja Kosmina e pure di Igor Sim›i›. Per vedere affrontato nella sua interezza il nuovo percorso, da 13,2 miglia nautiche totali, appuntamento rinviato al 2014. Dopo il colpo di cannone, Esimit è stata “raggiunta” da due gommoni degli attivisti di Greenpeace, protagonisti di una protesta anti-Gazprom, sponsor principale dell’imbarcazione slovena. Un fuori programma di cui riferiamo nell’articolo qui a fianco. Robertissima III con Vasco Vascotto ha chiuso - non senza rammarico e dopo aver sperato di poter infastidire Esimit trascorsi 45 minuti dal via - quinta, davanti a Sayonara di Roberto Bertocchi. Settima posizione per Shining Umag di Zeljko Huck Perovic, ottava per Airis di Stefano Argenton e nona per Esco Matto di Christian Babich. A completare la classifica dei primi dieci è l’ungherese Raffica di Zsolt Kiraly, un prototipo di 12 metri e 70 che a inizio gara aveva strizzato l’occhio alle prime posizioni. In effetti, per lunghi tratti, è stata la Barcolana delle sorprese. Non solo per l’ordine d’arrivo alle spalle di Esimit, ma anche per la vetrina conquistata - grazie alla scelta di partire verso Miramare incontrando inizialmente folate fortunate - da barche non certo annunciate fra le possibili classificate nei piani alti della graduatoria. Oltre a Raffica, alle 10.36 per esempio ecco spuntare dalla flotta di vele in golfo (1.562 gli iscritti) Fragolina, di Omero Zangrandi: un 12 metri targato Ravenna Yacht Club capace di mettere per un po’ la testa davanti a tutti. Per Mitja Kosmina, che quest’anno ha lasciato ferma in porto a Capodistria MaxiJena, un’undicesima piazza a bordo di MiniJena. Alle 16.32, quattro ore abbondanti dopo il passaggio al traguardo della barca vincitrice, è giunto all’arrivo l’ultimo classificato della Barcolana numero 45: Microbo di Livio Grassi, dello Yacht club Hannibal.
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