Barche distrutte da baby-piromane

Traù, un ragazzino di 10 anni ha dato fuoco a tre scafi: «L’ho fatto per gioco»
Un motoscafo in fiamme in una foto di archivio
Un motoscafo in fiamme in una foto di archivio

SPALATO. Un baby-piromane nella storica città dalmata di Traù (Trogir). La polizia spalatina è riuscita a far luce su tre roghi che di recente hanno praticamente distrutto altrettante imbarcazioni, appurando che ad appiccarli era stato un bambino di 10 anni, residente nella cittadina situata a una trentina di chilometri a ovest di Spalato. Il ragazzino è stato ascoltato dagli operatori del locale Centro di assistenza sociale, davanti ai quali ha ammesso di avere agito semplicemente per gioco senza capire quali sarebbero state le conseguenze. Queste ultime per altro sono state pesanti: i danni provocati ai tre natanti hanno toccato complessivamente le 320 mila kune, pari a 42.200 euro.

Secondo quanto confermato dal portavoce della questura di Spalato, il bambino è entrato una prima volta in azione il 10 luglio, intorno alle 20, dando fuoco al peschereccio Pere, ormeggiata in riva Re Tomislav. Il danno è stato valutato attorno alle 100 mila kune (13.190 euro). Nove giorni più tardi, il ragazzino si è intrufolato in una barca del tipo Maestral ormeggiata in località Travarica, sempre a Traù. Quando i pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme, il danno ammontava già a 80 mila kune (10.550 euro). Il giovanissimo ha voluto però provarci una terza volta, dando alle fiamme il 20 luglio – erano le 21.30 – un motoscafo che si trovava in un’area per il rimessaggio a secco. L’imbarcazione è diventata un ammasso di colore nero, per danni valutati intorno alle 140 mila kune (18.460 euro).

Le forze dell’ordine sono riuscite in poco tempo a scoprire l’autore dei roghi che agiva in maniera molto semplice, lanciando all’interno delle imbarcazioni un accendino o un fiammifero. La polizia, trattandosi di minorenne, non ha comunicato nulla sulla sua situazione familiare, limitandosi a dire che a occuparsi del bambino sarà in futuro il Centro per l’assistenza sociale. (a.m.)

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