Barca sugli scogli a Rimini: individuati i corpi dei tre dispersi

Immatricolata a Monfalcone, dove si sono vissute ore d'ansia, ha fatto naufragio davanti al porto romagnolo. I membri dell’equipaggio erano veronesi. Quattro in totale le vittime, due feriti gravi
Il fermo immagine, tratto da un video pubblicato sulla pagina twitter dei Vigili del fuoco, mostra le operazioni di soccorso dopo che una barca a vela si è schiantata contro la diga foranea del porto a Rimini, 18 aprile 2017. TWITTER VIGILI DEL FUOCO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++
Il fermo immagine, tratto da un video pubblicato sulla pagina twitter dei Vigili del fuoco, mostra le operazioni di soccorso dopo che una barca a vela si è schiantata contro la diga foranea del porto a Rimini, 18 aprile 2017. TWITTER VIGILI DEL FUOCO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++

AGGIORNAMENTO ORE 9:  Dopo una notte di ricerche sono stati individuati i corpi senza vita dei tre dispersi in seguito al naufragio della barca a vela, immatricolata a Monfalcone, finita contro gli scogli a Rimini. Al momento di scrivere sono in corso le operazioni di recupero delle salme. Salgono così a quattro le vittime della tragedia del mare.

La notizie ha tenuto per ore con il fiato sospeso Monfalcone e tutte le marine locali per tutta la serata di ieri. In allerta il comandante della Capitaneria di porto Pasquale Di Gioia. 

Barca contro gli scogli a Rimini: il salvataggio dei Vigili del fuoco

Tutti veronesi, originari di Bussolengo, i componenti dell’equipaggio. L’incalzare delle immagini e dei video che appaiono sui vari siti web, con le operazioni condotte dalla Capitaneria e dai Vigili del fuoco, mostrano l'imbarcazione rovesciata sugli scogli, le barriere frangiflutti del porto di Rimini. Senza più chiglia, persa probabilmente durante lo schianto sugli scogli e con un grande squarcio sul fianco.

Le operazioni di soccorso dopo che una barca a vela si è schiantata contro la diga foranea del porto a Rimini, 18 aprile 2017. ANSA/GIANLUCA ANGELINI
Le operazioni di soccorso dopo che una barca a vela si è schiantata contro la diga foranea del porto a Rimini, 18 aprile 2017. ANSA/GIANLUCA ANGELINI

Due dei corpi ritrovati questa mattina erano incastrati nella scogliera, mentre uno era stato trascinato dalla corrente all'altezza dello stabilimento balneare 44. Nella serata di ieri si è appreso che la barca è quasi sicuramente un Bavaria, di almeno 15 metri, un 45 piedi da crociera.

Quel tristissimo filo rosso che collega la tragedia di Rimini a Monfalcone

L'identikit dei passeggeri. Scrive il sito del quotidiano veronese L'Arena: "A bordo della barca a vela c’erano il cardiochirurgo Alessandro Fabbri, 67 anni, e la figlia Alessia, 38, notaio, e il fidanzato di lei Luca Nicolis, direttore di uno dei più noti e storici locali del centro città, la Bottega del Vino. Gli altri componenti dell’equipaggio sono Enrico Martinelli, 69 anni, pensionato, il medico Carlo Calvelli, e una sesta persona. Tutti appassionati di vela, tutti residenti in città

La rotta. A bordo dell’imbarcazione, partita dal porto di Marina di Ravenna, sei persone, cinque uomini e una donna che nonostante le condizioni meteomarine proibitive sono salpate ugualmente dal porto per un lungo tragitto che avrebbe dovuto concludersi a Trapani in Sicilia.

Una navigazione che come è apparso chiaro è iniziata subito nel peggiore dei modi visto il mare formato, si parla di onde alte fino a quattro metri, il forte vento, fino a 70 nodi, scrosci di pioggia e il gelo della pertubrazione che arriva dal Nord.

Da quanto si è potuto ricostruire sembra che i sei e in particolare chi conduceva la barca si sia reso immediatamente conto della situazione e delle condizioni avverse del mare che poi hanno preso nil sopravvento. L’imbarcazione che procedeva a motore senza alcuna vela avrebbe avuto gravi problemi a procedere. In un primo momento si è parlato di avaria al motore.

La tempesta e la tragedia. Poi in realtà è apparso chiaro che il comandante, resosi conto di non poter continuare a navigare, avrebbe puntato sul porto più vicino, quello di Rimini, per ripararsi dalla tempesta. Qualcuno da bordo avrebbe anche chiamato via radio il porto di Rimini per chiedere se c’era un attracco e dunque l’autorizzazione ad entrare. Appena fuori dell’imboccatura la tragedia.

La barca in totale balia del vento e del mare che in quella zona si stava scatenando era assolutamente non governabile dall’equipaggio. Trascinata dalla corrente è finita sugli scogli, la chiglia è stata divelta, si è aperto uno squarcio sul fianco e la barca si è rovesciata. Sul porto canale un fotografo ha ripreso tutta la scena e ha dato l’allarme alla Capitaneria.

Rimini, barca contro gli scogli: lo scafo capovolto nel Fb Live dell'istruttore di vela

Uno dei componenti dell’equipaggio è stato trovato subito privo di vita trascinato dalla corrente nello specchio di mare all’altezza della spiaggia libera di Rimini, a sud del portocanale.

Sul posto per i soccorsi e le ricerche sin dal pomeriggio, gli uomini della Capitaneria di porto, i Vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori e il supporto di un paio di elicotteri che hanno volteggiato sulle acque riminesi. Nella notte è stato acceso un radiofaro di vedetta come ultimo diperato tentativo anche per la sicurezza della navigazione.

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