Donna morta nella barca andata a fuoco, cosa è successo? I dubbi e la dinamica dei fatti da ricostruire
La vittima aveva 59 anni: sul corpo verrà effettuata l’autopsia. Il marito è riuscito a salvarsi gettandosi in acqua: tutte le ipotesi sono aperte
La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, per far luce su quanto accaduto, nella notte tra martedì e mercoledì, in una marina privata a Palazzolo dello Stella, dove una donna, Diane Sabine Troll, 59 anni, originaria della cittadina sassone di Borna, è deceduta in un incendio che ha divorato un'imbarcazione di circa dodici metri ormeggiata in località Casali Bronzan. I magistrati dovranno valutare tanti aspetti. Proprio per far luce sull’accaduto e sulle cause della morte della turista tedesca il pubblico ministero Giorgio Milillo, titolare del fascicolo, ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, che sarà eseguita nei prossimi giorni.
Non è chiaro cosa abbia dato origine alle fiamme. La ricostruzione è ancora in corso. Potrebbe essersi trattato di un cortocircuito o di un malfunzionamento dell'impianto a gas installato a bordo ma per ora tutte le ipotesi sono aperte. Solo dopo gli accertamenti tecnici sull’imbarcazione, al momento ancora sott’acqua, sarà possibile capire cosa sia realmente successo. La barca è affondata quasi completamente. Il recupero sarà effettuato, la prossima settimana, da una ditta specializzata.
Intanto, restano gravi le condizioni del marito della donna, Achim Steiner, 52 anni, originario di Francoforte, rimasto seriamente ustionato, nella parte alta del torace e al collo, nel tentativo di salvare la compagna. Quando i vigili del fuoco, dopo l'allarme, sono accorsi al molo le fiamme erano alte e avevano già completamente avvolto l'imbarcazione. Il cinquantaduenne è riuscito a gettarsi in acqua. La moglie è stata sorpresa nel sonno dalle fiamme. Il suo corpo, senza vita, è stato trovato, attorno alle 11 di mercoledì, nelle acque del fiume Stella. Le operazioni di spegnimento sono durate a lungo. I pompieri hanno utilizzato anche un liquido schiumogeno per evitare che il rogo si propagasse alle barche ormeggiate nelle vicinanze. Per fare luce sull'accaduto sono al lavoro i carabinieri della Compagnia di Latisana, con il personale della stazione di Palazzolo dello Stella, i vigili del fuoco del comando di Udine assieme ai colleghi del Nucleo sommozzatori di Trieste e al personale dei distaccamenti di Latisana e Lignano.
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