Bar, negozi, passeggiate e orari per gli over 65: tutte le novità della nuova ordinanza in Fvg

TRIESTE Fra obblighi stringenti ed esortazioni, una nuova ordinanza è in arrivo in Friuli Venezia Giulia. Dalla mezzanotte entrano in vigore le regole decise dalla Regione per provare a scongiurare il passaggio da zona gialla ad arancione o addirittura rossa. D’intesa con Veneto ed Emilia Romagna, la giunta Fedriga ordina la chiusura dei negozi di domenica e nei festivi, mentre centri commerciali, outlet e megastore e strutture medie sono chiamati a farlo anche di sabato.
Con il primo intervento “generazionale” nella storia della pandemia, si raccomanda poi agli over 65 di frequentare gli esercizi commerciali solo nelle prime due ore della giornata. Come previsto, per combattere l’aperitivo anticipato, la somministrazione di cibo e bevande dopo le 15 potrà avvenire solo per clienti seduti al tavolo, fermi restando chiusura alle 18 e possibilità di asporto. L’attività motoria dovrà essere svolta in luoghi isolati, mentre nelle scuole verrà sospesa l’educazione fisica.
ECCO LA NUOVA ORDINANZA COMPLETA:
L’ordinanza è stata concordata tra Fedriga e i colleghi Luca Zaia e Stefano Bonaccini: «Sono sostanzialmente identiche – spiega il presidente del Fvg – e mirano a evitare il rischio di aggregazioni troppo numerose per abbassare il rischio contagio». Il governatore non usa mezze verità: «Il nostro sistema sanitario tiene meglio di altri, ma la situazione è critica e non tranquilla. Non vogliamo dare multe, ma regole che tutelino i cittadini».
Il nuovo pacchetto entrerà in vigore sabato ed è stato formalmente approvato dal ministro della Salute Roberto Speranza. Si somma alle norme del Dpcm, creando quella che Zaia definisce una «zona gialla plus».
Oggi ci sarà tuttavia l’aggiornamento delle fasce di rischio in base all’evoluzione nei diversi territori e il Fvg potrebbe ugualmente finire in zona arancione o rossa. «Non abbiamo assicurazione che non passeremo ad altre fasce», ammette Fedriga, sottolineando che «la misura non è stata pensata per questo, ma per tutelare al massimo il difficile equilibrio tra parte economica e salute». Il presidente è comunque ottimista, perché l’indice Rt sull’andamento del contagio ha smesso di crescere: «Non voglio parlare troppo presto, ma ho delle informazioni che indicano un miglioramento».
Passeggiate e spostamenti
Oltre alle norme già previste dal Dpcm per le zone gialle, l’ordinanza ribadisce l’obbligo di indossare la mascherina fuori dall’abitazione, con l’eccezione dei minori di sei anni, di chi ha patologie incompatibili e chi fa sport. La protezione va utilizzata anche sull’auto privata, in presenza di non conviventi.
Il secondo punto è dedicato all’attività motoria all’aperto: da svolgere preferibilmente in parchi e aree periferiche, fuori da centri storici e luoghi affollati, senza mascherina ma rispettando una distanza di due metri. Quanto alle normali passeggiate, l’ordinanza si limita a consigliarle in zone non frequentate. Non è invece prevista alcuna restrizione agli spostamenti fra comuni e regioni, né si introducono novità sulla capienza del trasporto pubblico.
Non manca un intervento ulteriore nelle scuole, con la sospensione delle lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato, oltre alle attività dei cori.
Negozi e over 65
Sul fronte delle imprese, Fedriga specifica di aver chiesto al governo nuove «compensazioni per le attività compresse da questa ordinanza». Di domenica e nei festivi dovranno infatti chiudere tutti i negozi, tranne farmacie, alimentari, edicole e tabaccai: una richiesta arrivata anche da Cgil, Cisl e Uil, davanti alla difficoltà dei commercianti a far rispettare il distanziamento. Gli esercizi di oltre 400 metri quadrati dovranno abbassare le serrande anche di sabato e nei prefestivi. Con il primo intervento “generazionale” da inizio pandemia, per gli over 65, spiega Fedriga, l’ordinanza consiglia «l’accesso a grandi e medie strutture di vendita nelle prime due ore della giornata. Un over 65 può fare acquisti in orari diversi, ma cerchiamo di garantire delle fasce protette».
Nei negozi potrà entrare un solo membro della famiglia, a meno che non si stia accompagnando un minore di 14 anni o chi necessita assistenza.
Bar e ristoranti non potranno più servire le persone in piedi dopo le 15, ma si garantisce l’acquisto per asporto, col divieto però del consumo in strada. I mercati funzioneranno, ma dovranno perimetrare l’area, separare i varchi di ingresso e uscita, assicurare sorveglianza sul distanziamento.
Dopo aver chiesto a Roma misure nazionali e non regionali, i tre governatori cambiano linea e procedono autonomamente a un mini giro di vite, rispetto al regime più permissivo dell’attuale zona gialla. Le misure si fanno più stringenti ma sono pur sempre meno ferree di quelle che toccano alle zone arancioni del Paese: chiusura integrale di bar e ristoranti, e fine degli spostamenti da e per il proprio comune di residenza, se non per comprovate esigenze.
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