Il bar Museo di Gorizia costretto alla resa: «Chiudiamo il 31 dicembre»

Venerdì sera l’ultimo spettacolo con la verve di Caterina Tomasulo, in arte “Catine”. Cosma: «Il borgo è vuoto, non c’è clientela e gli affari sono crollati. Basta»

Francesco Fain
il gestore del locale Ascanio Cosma Foto Marega
il gestore del locale Ascanio Cosma Foto Marega

«Basta. Chiudiamo il 31 dicembre». Ascanio Cosma e la Smilevents alzano bandiera bianca. Nel 2025, l’anno della Capitale europea della cultura, non gestiranno più lo storico bar al Museo, in borgo Castello. «Affari ridotti al lumicino, pochi turisti, disinteresse totale delle istituzioni. Stacchiamo la spina», sottolinea con rammarico il direttivo di Smilevents.

Una chiusura con il botto

Ma deve essere una chiusura, come dicono loro, «con il botto». Nel senso che, venerdì sera 27 dicembre, ci sarà un ultimo spettacolo che vedrà protagonista Caterina Tomasulo, in arte “Catine”, «barista di professione - come si definisce lei - e cabarettista per passione». Nata in Svizzera e cresciuta in Basilicata, è emigrata in Friuli dove, negli anni, si è integrata perfettamente, tanto da autodefinirsi “Friulucana”. «È una nostra amica. Cercheremo di sorridere dimenticando la grigia quotidianità».

Lo spettacolo inizierà alle 19. La speranza è che, almeno per l’occasione, Borgo Castello torni a vivacizzarsi perché, a sentire Cosma, l’area è diventata «un mortuorio».

Incassi precipitati

«E fa specie sentire narrazioni secondo le quali tutto sta andando alla grande - allarga le braccia Cosma -. Abbiamo tenuto duro sino a quando abbiamo potuto. Come ho ricordato qualche tempo fa, siamo passati da un incasso giornaliero di 400 euro a quello attuale che si aggira sui 50, ma ci sono state giornate anche da 20 euro. In più, in queste giornate natalizie, non ci sono nemmeno gli operai al lavoro nel cantiere dei Musei provinciali: lavoravamo un po’ proprio grazie a loro visto che venivano qui a mangiare».

Una veduta di Borgo Castello Foto Marega
Una veduta di Borgo Castello Foto Marega

Vuoto cosmico

Per il resto, a sentirlo, il vuoto cosmico. «Quest’anno il “Dicembre goriziano” offre un calendario ricco di eventi: credete che abbiano pensato di organizzare qualcosa in Borgo Castello per portare gente anche in questo angolo della città? Niente. Prendete, poi, lo spettacolo dei Krampus: perché non utilizzare questa location parecchio suggestiva? Niente. In queste condizioni, con il 90% degli introiti in meno, non si va avanti. Il futuro? Vedremo. Non sono più giovanissimo e non è facile rifarsi una pelle, ma ce la farò».

Turisti scomparsi

La lingua batte dove il dente duole. E Cosma torna a rammentare come la chiusura dei Musei provinciali per lavori e il Castello ingabbiato abbiano portato alla scomparsa dei turisti in quella zona. «Basta guardarsi in giro. Venite quassù per rendervi conto di persona. Non raccontiamo favole. Nei mesi abbiamo più volte presentato la problematica via mail, via telefono, sulla stampa, anche attraverso incontri di persona. Abbiamo chiesto aiuto ma, da parte delle istituzioni, nessuna risposta. Basta, non resta che chiudere». 

 

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