Bar fracassone, un condominio in rivolta
ROMANS. «È brutto da dire, ma possiamo ben capire coloro che, esasperati dagli schiamazzi e dalla maleducazione, a volte compiono delle gesta inconsulte, che non vanno mai compiute». Ad affermarlo, attraverso una nota, sono i residenti di un condominio di via Modolet a Romans d'Isonzo, che rilevano come «a Romans, nei pressi di un bar-birreria di via Modolet, in particolare nei fine settimana, è consentito schiamazzare, ubriacarsi, cantare a squarciagola, suonare il clacson delle automobili e quant'altro, dalle 23 circa, fino alle 3 o 4 del mattino». «Ci chiediamo come mai - aggiungono - l'amministrazione comunale di Romans, nonostante le molteplici lamentele segnalate in questi ultimi dieci anni agli gli uffici competenti, non si sia ancora adoperata per tutelare i sacrosanti diritti dei propri cittadini a dormire in tranquillità in casa propria. Ci rivolgiamo in particolare al sindaco, all'amministrazione comunale e all'amministratore condominiale, affinché facciano rispettare l'ordinanza comunale ed il regolamento condominiale, che vietano il disturbo della quiete pubblica dopo le 23». A tal proposito dicono pure di aver invitato il sindaco ad andare a dormire un fine settimana a casa loro, per capire cosa si prova. «Ci chiediamo, inoltre, - proseguono - come l'amministrazione comunale abbia potuto concedere l'apertura di un esercizio pubblico come un bar-birreria, in una struttura condominiale, concedendo un simile orario, fino alle 2 e oltre». «Quando abbiamo acquistato l'appartamento - fanno notare - ci avevano detto che in quel punto sarebbe stato aperto un bar bianco e invece ecco la sorpresa. Ci chiediamo, inoltre, se ciò non possa forse promuovere, oltretutto tra i giovani, il grave fenomeno dell'alcolismo? Scriviamo a nome anche degli altri inquilini del condominio in cui è situato detto locale pubblico. Non si può accettare una situazione simile, ci sentiamo frustrati e poco fiduciosi nei confronti dell'istituzione pubblica». «Tra le altre cose - aggiungono ancora a voce - a suo tempo c'è stata una denuncia, passata in giudicato, che ha dato ragione a un condomino che aveva lamentato la musica prodotta a un volume troppo alto, ma ciò non è servito praticamente a nulla, mentre ricordano pure che qualche settimana fa gli stessi hanno dovuto chiamare i carabinieri per una rissa scoppiata all'ingresso del locale». Concludono dicendo di essere stufi e decisi ad andare fino in fondo per far rispettare il loro diritto alla quiete e al riposo.
(e. c.)
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