Bankitalia: segnali di tenue ripresa in Fvg

Elemento di novità è costituito anche dalla domanda interna, mentre continua il trend positivo delle esportazioni
Un operaio in fabbrica (foto d'archivio)
Un operaio in fabbrica (foto d'archivio)

TRIESTE. L’andamento economico in Friuli Venezia Giulia nel primo semestre 2015 ha registrato un lieve miglioramento e segnali di inversione di tendenza rispetto al passato. È quanto ha affermato la Banca d’Italia nel corso dell’incontro su «Rivoluzione dell’economia in Friuli Venezia Giulia» presentando il rapporto congiunturale. Secondo il direttore della sede di Trieste, Giuseppe Manitta, la situazione economica mette in evidenza «tenui pennellate di ripresa dopo tanti anni di crisi. Perciò - ha aggiunto - sono da accogliere in maniera senz’altro positiva.

Abbiamo anche ragione di credere - sulla base delle indagini svolte relative al primo semestre - che ci sono delle tendenze che verosimilmente possono anche essere guardate in maniera positiva per il futuro. Interessano in particolare - ha precisato Manitta - i settori economici, le imprese anche per quanto riguarda i consumi e gli investimenti.

Elemento di novità è costituito anche dalla domanda interna, mentre continua il trend positivo delle esportazioni. Sul piano occupazionale i riflessi non sono ancora evidenti. Lo stesso discorso - ha aggiunto Manitta - per quanto concerne la disoccupazione attestata a 8,6% quindi piuttosto elevata. Elevato anche il tasso di disoccupazione giovanile.

Segni di crescita nei contratti a tempo indeterminato e il calo della cassa integrazione. Infine per quanto riguarda le condizioni di accesso al credito, queste sono aumentate sia pure in misura lieve ma significativa per le imprese medie e grandi, sia per quanto riguarda i tassi e le garanzie richieste ma anche per i tempi di risposta delle banche. In aumento significativo anche per quanto riguarda i mutui».

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