Bando per il Tpl, vittoria a metà per la Regione

Dichiarati inammissibili gli undici punti già respinti a gennaio. Rinviata la decisione sulle parti del bando oggetto di riscrittura
Studenti in coda per salire su un bus
Studenti in coda per salire su un bus

Sono state notificate la sentenza e l'ordinanza del Tar del Fvg  relative al secondo ricorso presentato da Busitalia Sita Nord e Autoguidovie contro il bando di gara della Regione Friuli Venezia Giulia per il Trasporto pubblico locale su gomma. Il Tar, accogliendo le tesi della Regione, ha dichiarato inammissibili gli undici punti che erano già stati respinti nella sentenza di gennaio 2015 sul primo ricorso proposto dalle medesime società. Il Tar, inoltre, ha qualificato questo secondo ricorso come un giudizio di ottemperanza, ovvero di mera verifica del rispetto della prima sentenza del Tar, anziché un nuovo ricorso ex novo su tutto il bando. Quanto alle parti rimanenti, il Tar verificherà nella Camera di consiglio fissata per il 13 maggio se le modifiche introdotte nel bando e relative agli unici tre punti, parzialmente accolti nel primo ricorso, rispettino la prima pronuncia di gennaio.

«L'esito di questa fase del giudizio è positivo», ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Mariagrazia Santoro rimarcando che «il Tar ha accolto la linea difensiva della Regione, dichiarando inammissibili al ricorso i motivi su cui il Tar ci aveva già dato ragione nel primo pronunciamento. Inoltre, elemento importante per la Regione, ha superato la richiesta di sospensiva definendo in sede cautelare la controversia nel merito». «Ora ci interessa l'esito di questa verifica che verrà fatta sui tre punti rimanenti, che hanno determinato la modifica del bando di gara. Se sarà positivo ci consentirà di procedere nello svolgimento della gara per dare quanto prima ai cittadini la possibilità di avere un nuovo servizio di Trasporto pubblico locale più efficiente ed efficace».

Intanto Busitalia Sita Nord e Autoguidovie hanno depositato un ricorso al Consiglio di Stato, avverso la prima sentenza del Tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia. «Dobbiamo ancora valutare nel merito i dettagli del ricorso, si tratta in ogni caso degli stessi motivi di ricorso al Tar di fine 2014», ha concluso Santoro.

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