Bandiera titina a Sant’Andrea La destra attacca: «Vergogna»

«Qualcuno ha issato nella piazza principale di Sant’Andrea una bandiera della Jugoslavia di Tito, con la stella rossa. È stata sistemata al posto di quella dell’Unione europea. Cose del genere non succedono più nemmeno in Slovenia. Evidentemente, i nostalgici di Tito sono tutti qui, a Gorizia».
A denunciare l’accaduto il capogruppo di Forza Italia, Fabio Gentile. Che fornisce anche la foto del vessillo “incriminato”. L’esponente di centrodestra è allibito, attonito, stupito. Non riesce a capire se si è trattato di una bravata, di una provocazione o di altro. «La bandiera - denuncia Gentile - è stata issata in una giornata particolare per ognuno di noi, quale è Ognissanti. Evidentemente, c’è ancora qualcuno che, in questa città, ha nostalgia di Tito e non fa nulla per nasconderlo: anzi, dà vita ad un’iniziativa che riempie il cuore di amarezza. È scandaloso come nel 2020 ci siano ancora persone che ricordano con orgoglio la Jugoslavia, quella di Tito».
Gentile non punta il dito accusatore contro nessuno. Anche se qualche sospetto ce l’ha, ma lo tiene per sé. «Peraltro - aggiunge - stiamo vivendo una fase delicata della nostra esistenza con l’insidia del Covid-19. Eppure c’è qualcuno che ha ancora voglia di dare vita a queste provocazioni, tirando fuori dei simboli che non esistono più».
Anche l’onorevole Guido Germano Pettarin (Forza Italia) è intervenuto su questa vicenda. E ha postato, sul suo profilo Facebook, sia le foto, sia un suo telegrafico commento che, nonostante la brevità, dà perfettamente la misura della sua amarezza. «La storia - scrive il parlamentare - dovrebbe insegnare. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Non innalzare la bandiera dell’Unione europea e, al suo posto, far garrire la bandiera della Jugoslavia, accanto alla bandiera italiana ed a quella slovena, è una grave offesa verso tutta Europa. Vergogna».
L’episodio viene condannato con fermezza anche da un rappresentante storico della destra, Sergio Cosma, oggi capogruppo di Fratelli d’Italia. Esordisce ricordando come «Italia e Slovenia, Gorizia e Nova Gorica sono arrivate a un punto per cui ci sono dialogo e cooperazione fra le parti - sottolinea il consigliere -. Si è messo cioé in piedi un percorso di condivisione su tanti temi di interesse comune. Ed è proprio in questa fase storica che accadono simili episodi... È evidente che chi ha voluto issare questa bandiera nel cuore del quartiere di Sant’Andrea ha voluto offendere Gorizia e la sua storia di sofferenza. A meno che non si sia trattato di una goliardata ma che non ha, né deve avere, alcun tipo di giustificazione». —
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