Bandelli: errori in buonafede Non affossiamo la maratona

Franco Bandelli, ex assessore e ideatore della manifestazione: "La Bavisela non è Toto Riina. Il 99% delle società sportive si trova nella medesima situazione"
Lasorte - Trieste - Bavisela - bandelli con franca Fiacconi all'arrivo
Lasorte - Trieste - Bavisela - bandelli con franca Fiacconi all'arrivo

La Bavisela non è Toto Riina. Il 99% delle società sportive si trova nella medesima situazione, con leggi di difficile interpretazione, una che annulla l’altra. L’errore è sempre dietro l’angolo». Franco Bandelli, ex assessore e ideatore della manifestazione sportiva, pur estraneo all’inchiesta, difende la sua creatura ed esclude malversazioni. «Parto dal concetto, che è sotto gli occhi di tutti, che questa manifestazione, giunta al 18° anno, ha avuto da sempre il consenso della città, secondo evento dopo la Barcolana. Ed era nata dal niente con lacrime e sangue nel vero senso della parola. Se un’indagine dovesse mettere una pietra tombale su una manifestazione come questa sarebbe assurdo».

«Al di là dell’amarezza - continua Bandelli - vorrei esprimere un concetto. Così come non mi permetto di attaccare la magistratura, credo assolutamente nella buona fede di tutti quanti hanno gravitato attorno alla Bavisela. Però tra eventuali errori e conseguenze penali c’è una bella differenza... E se adesso anche gli enti-sponsor dovessero fare dei passi indietro è chiaro che anche chi cura adesso la manifestazione potrebbe chiedersi: cosa ci stiamo a fare qui?». Bandelli aggiunge anche che «non c’è niente di strano che una manifestazione del genere abbia dei ritorni economici. Ho sentito Benedetti (il presidente ndr) molto deciso, forse è il caso adesso di fare quadrato attorno a questa manifestazione. Non nego che la mia stessa immagine sia legata anche alla Bavisela, l’80 per cento è arrivato da lì’. Ma ricordo anche sgomitate di sindaci o aspiranti tali per salire sul palco delle premiazioni...».

L’unica stilettata, infine, va al discorso che lo riguarda indirettamente, quello dell’uso da parte dell’ex moglie di un parcheggio dentro l’ex Casa del ferroviere. «Qui, onestamente - annota Bandelli - siamo al delirio. La Bavisela aveva affittato un box alla Casa del ferroviere, in un deposito, per metterci di tutto. Non credo sia un reato parcheggiarci la macchina, per giunta in un periodo di stanca...». (f.b.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo