Bandelli candidato sindaco «È il momento di osare»

Franco Bandelli è il candidato sindaco di Futura, ramo triestino della lista civica regionale fondata dal senatore di Martignacco Ferruccio Saro. «Sbalordire per attirare» è lo slogan lanciato da Bandelli durante la conferenza stampa di presentazione del programma e della candidatura, avvenuta ieri mattina al Loft di via Economo. La lista scioglie così gli indugi e punta sullo storico volto della Bavisela, assessore comunale nei precedenti mandati Dipiazza e candidato autonomo nel 2011.
A fare l’annuncio è lo stesso Saro dal palco: «La persona che tutti mi hanno consigliato è Franco Bandelli, uomo conosciuto da tutti a Trieste, amministratore di lunga data, ma soprattutto un uomo che si è sempre dato da fare per la città».
La lista si presenterà autonomamente al primo turno, spiega Saro, «ma siamo poi disponibili a fare alleanze in base a programmi e possibili convergenze. Siamo convinti che la lista sarà determinante e condizionerà gli equilibri politici triestini. È fatta di persone di qualità e ha un programma serio» .
Nel suo intervento di presentazione Bandelli sintetizza gli alti e i bassi degli ultimi 20 anni di Trieste, rivendicando scelte lungimiranti del passato «come quella di pubblicizzare Trieste nelle stazioni metro di New York all’inizio degli anni Duemila. Allora tutti mi davano del visionario ma oggi che Trieste è una città del turismo internazionale è evidente che avevo ragione. Lo stesso si può dire sul Ponte curto e le statue degli scrittori». Pure sulla Ferriera, prosegue, «chiuderla è un risultato, ma le manifestazioni dei lavoratori di questi giorni dimostrano che forse non avevo tutti i torti nel chiedere più prudenza». Bandelli sottolinea la necessità di «dismettere lo spezzatino nello sviluppo del Porto vecchio e adottare una visione d’insieme avendo il coraggio di fare delle Rive e dell’antico scalo un’area di attrazione turistica con hotel a cinque stelle e negozi di lusso. Quando sento parlare di metterci invece gli uffici della Regione mi sembra una cosa pazzesca».
Il candidato accenna cavallerescamente ai potenziali sfidanti Francesco Russo - «con la sdemanializzazione dimostrò che era possibile sbloccare una situazione ferma da decenni» - e Roberto Dipiazza - «nei suoi primi mandati è stato un vero uomo del fare, ma ora la città è ferma da dieci anni». Come modelli positivi Bandelli indica il Porto di Zeno D’Agostino e la Barcolana di Mitja Gialuz (che non cita): «Entrambe realtà che hanno avuto il coraggio di proporre Trieste nel mondo». Al fianco di Bandelli e Saro diversi storici compagni di viaggio dei due, dal lupo di mare Roberto De Gioia all’ex candidato alle provinciali Francesco Cervesi. Ogni membro della lista ha illustrato un aspetto del programma (www.movimento futura.it). Il coordinatore provinciale Michele Sacellini ha posto come obiettivo «il sostegno alle categorie in difficoltà, con riduzioni Imu e Tari». De Gioia ha parlato di sport: «Il Comune si chiede cosa sarà nel dopo pandemia? Noi sì, per questo proponiamo la consulta sportiva». Cervesi si concentrato sui lavori pubblici, «l’edilizia e l’urbanistica sono ferme in questa città, basti guardare il numero di gru». Bonivento ha citato la sanità - «crediamo che sia possibile un diverso ruolo del sindaco nel rapporto con l’azienda sanitaria e la Regione» - mentre Rina Rusconi la cultura - «il patrimonio di Trieste è la sua storia, si tratta di usare questo marchio per attrarre turismo» - e infine Sabrina Prat di famiglia: «I servizi devono essere flessibili in base alle nuove esigenze». —
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