Banda dei Rolex, altri due arresti: i colpi a Sistiana e Roiano
Arrestata una coppia di rapinatori. La donna avvenente pedinava gli uomini per poi sfilare l’orologio di valore

Sei mesi di indagini e di ricerche in tutta Italia. E alla fine sono stati arrestati grazie a un controllo casuale dei Carabinieri. È in carcere la coppia di criminali ritenuta responsabile di una tentata rapina e di una rapina messe a segno a Trieste. Non semplici colpi: le vittime venivano distratte con un approccio fisico – con la tecnica dell’abbraccio di una donna avvenente – e poi derubate del Rolex che avevano ai polsi.
Gli indagati sono i trentaduenni rumeni Mirela Radu (alias Camidia Radu) e Ionut Radu, una residente a Bologna e l’altro a Milano. Risultano detenuti a Teramo e ad Avezzano. Su di loro pendeva un mandato di cattura emesso dal gip Luigi Dainotti.
Due, dunque, gli episodi di cui si era occupata la Squadra mobile della Questura di Trieste. Erano avvenuti nello stesso giorno, il 3 settembre dell’anno scorso: il primo alle 8.45 a Sistiana, il secondo un’ora dopo a Roiano.
A Sistiana i due avevano preso di mira un ottantunenne che indossava un Rolex Submariner del valore di circa 10-15 mila euro. La scena è questa: prima dell’aggressione l’anziano viene pedinato per qualche minuto. La coppia di malviventi è a bordo di una Citröen C3. A un certo punto Mirela Radu scende dalla vettura e segue l’ottantunenne a piedi. Lo vede uscire da una pasticceria e avvicinarsi alla macchina; quando sta per salire, la giovane donna gli si para davanti. «Ciao bello! Ciao bello! – questo gli dice – perché non mi vuoi? Non ti piaccio?».
Sono pochi istanti. La trentaduenne abbraccia l’uomo e, con una mossa repentina, gli slaccia il cinturino dell’orologio. Ma l’anziano si rende conto del tranello e reagisce, tentando di mandare via la malvivente. La donna risponde bloccando la vittima con il corpo, con forza, tra la portiera e l’abitacolo dell’auto. L’anziano riesce a resistere e a respingere la rapinatrice, costringendola a fuggire senza il Rolex.
Le indagini della Squadra mobile e l’analisi di tre telecamere di videosorveglianza installate nella zona avevano accertato effettivamente che la donna era arrivata a Sistiana con la Citröen C3 (intestata a un pregiudicato) guidata da Ionut Radu (il quale il giorno delle due rapine è entrato e uscito dai caselli autostradali senza pagare il pedaggio); la donna si era messa a pedinare l’anziano, mentre il complice faceva da palo e da autista. Ma il colpo, in quell’occasione, era andato male.
Un’ora dopo, alle 9.45, i due rumeni ci avevano riprovato a Roiano. Eccoli in via dei Saltuari, dove adocchiano un settantunenne. La donna lo avvicina e gli propone un appuntamento, quindi lo afferra per i polsi chiedendogli di seguirla. Un istante dopo, con lo stesso gesto rapido attuato a Sistiana, gli riprende di nuovo i polsi e gli slaccia il Rolex. È un Wimbledon da 7 mila euro. La donna rumena ce la fa. Ma anche qui le telecamere incastrano i malviventi.
La vittima, analogamente all’ottantunenne aggredito a Sistiana, riconosce la donna nelle foto segnaletiche. Come detto i rapinatori sono stati individuati a Teramo e ad Avezzano. L’arresto è scattato per effetto di un controllo casuale da parte dei Carabinieri: durante le verifiche è emerso che a carico degli indagati pendeva una segnalazione della Mobile di Trieste. L’alert figurava nei terminali di tutte le forze di polizia. —
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