Banda di minorenni spacciava droga acquistata in Slovenia
GORIZIA. Una decina di minorenni residenti nel Goriziano coinvolti in un'organizzazione operante in Slovenia e dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti anche in alcune scuole di Gorizia. È quanto emerso nel corso di un'articolata attività d'indagine condotta a cavallo della linea confinaria italo-slovena dalla Sezione antidroga della Squadra Mobile di Gorizia.
A gennaio scorso furono raccolte da un minore coinvolto le prime informazioni sull'esistenza di un vasto traffico di sostanze stupefacenti, con decine di persone interessate e un fattore comune: la droga passava dalla Slovenia in Italia in piccole dosi, occultate in vario modo e destinata allo spaccio, anche all'interno di alcuni istituti scolastici dove, secondo quanto dichiarato dagli stessi minori, la sostanza veniva smerciata.
Gli incontri tra i minori interessati avvenivano sia in Italia, prevalentemente presso l'area verde del "Parco di Piuma" a Gorizia, nelle abitazioni e in altri luoghi del centro cittadino, ma soprattutto presso lo Skate Park di Nova Gorica. Proprio per questa ragione si è attivata con la vicina Slovenia una collaborazione di Polizia giovandosi dello strumento della cosiddetta "osservazione transfrontaliera" prevista dall' art.40 della convenzione di Schengen.
Solo così si è finalmente riusciti a superare l'obiettiva difficoltà di contrastare questo tipo di reati commessi da una parte e dall'altra della linea confinaria, tanto che gli agenti hanno potuto osservare quanto accadeva a Nova Gorica e indirizzare puntualmente i controlli una volta che i soggetti interessati giungevano in territorio italiano, il tutto naturalmente con il contributo e la valida collaborazione della Polizia slovena ugualmente interessata a venire a capo del grave problema dell'aumento esponenziale di consumo di droghe da parte dei giovani minorenni.
Le attività sono avvenute sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, ed è molto particolare il fatto che i minori siano di fatto diventati i nuovi protagonisti di questo genere di traffici, rivolgendo i loro interessi non solo al consumo ma anche all'aspetto del fruttuoso ricavo economico di piccoli investimenti di denaro.
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