Band neonazi all’Ippodromo di Trieste, l’Anpi insorge: offesa alla città

Il consigliere di Open Sinistra Fvg Honsell annuncia un’interrogazione

Il Comune: la struttura è in concessione a un privato, non c’entriamo

Band neonazi all’Ippodromo

Valeria Pace

Un corteo e un concerto il 26 ottobre. La notizia viene diffusa sui social della band triestina Ultima Frontiera che annuncia la data in cui condividerà il palco con il gruppo veronese Gesta Bellica. Entrambi i complessi hanno scritto inni a Erich Priebke, capitano delle Ss che contribuì alla pianificazione del massacro delle Fosse Ardeatine. La location? Secondo quanto riportato dal TgR Rai Fvg, l’Ippodromo, una struttura di proprietà del Comune.

Scoppia il caso. L’Anpi Trieste bolla come «osceni» il corteo e il concerto, e chiede di «vietare» l’esibizione di band «che inneggiano a criminali nazisti con contenuti antisemiti» e si appella al Comune per una revoca della concessione «dello spazio per evitare a Trieste e ai triestini questa vergogna». Il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell (in foto), annuncia «un’interrogazione in Consiglio regionale su come vengono spesi gli ingenti fondi che la Regione Fvg ha distribuito per le celebrazioni».

L’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi nel frattempo assicura che concerto e corteo non fanno parte delle iniziative organizzate dal Comune, e specifica inoltre che «la concessione degli spazi per questo concerto va fuori dalla mia competenza». E in effetti, gli spazi sono in concessione a un privato, che ha dato il via libera all’iniziativa in autonomia, fa sapere il Comune.

Fabio Vallon, presidente del comitato provinciale Anpi di Trieste ricorda che «l’Italia che alla fine di ottobre del 1954 ritornò a Trieste era, come lo è tutt’ora una repubblica nata dalla Resistenza e dalla lotta vittoriosa contro i fascisti e i nazisti occupatori» e dunque permettere tali esibizioni è «un’offesa al Paese e a Trieste stessa, città medaglia d’oro».

Il corteo? La Questura fa sapere al TgR Rai che è regolarmente autorizzato e organizzato dall’associazione Pro Patria, che ogni anno in occasione del 26 ottobre fa dei presidi statici. «Spiace constatare che, mentre lo scorso 25 aprile si militarizzava l’ingresso alla Risiera di San Sabba e si perquisiva il pubblico che avrebbe voluto partecipare alla celebrazione, oggi per il corteo di Pro Patria la Questura di Trieste si limita a ricordare come questo sia stato regolarmente preavvisato», conclude Vallon.—

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