Bancarotta milionaria in Friuli dietro il fallimento di quattro società

Tredici denunciati e un imprenditore arrestato dalla Guardia di Finanza. Fondi trasferiti in Slovenia e immobili girati a parenti
Lasorte Trieste 25 11 04 - Campo Marzio - Controlli Guardia di Finanza
Lasorte Trieste 25 11 04 - Campo Marzio - Controlli Guardia di Finanza

Tredici persone sono state denunciate e un imprenditore è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Udine in seguito agli accertamenti su quattro società con sede in Friuli, tutte dichiarate fallite. La prima società, operante nel settore edile, dopo aver realizzato una truffa in operazioni commerciali con un’impresa ubicata a San Donà di Piave, causando un danno di circa 610mila euro, ha fraudolentemente trasferito in Slovenia, presso due società riconducibili ai medesimi amministratori/soci di quella fallita, circa un milione di euro. Contestualmente sono anche stati sottratti dalle casse sociali, tramite prelievi in contanti e assegni, circa 53mila euro, nonché è stato venduto un immobile a un congiunto dell’amministratore pagando una somma inferiore a quella formalmente indicata nel rogito di vendita.

La seconda società, operante nel settore delle locazioni immobiliari, ha posto in essere condotte distrattive mediante prelievi e/o trasferimenti illeciti dalle casse sociali per circa 90mila euro e, per ulteriori 15600 euro, occultando gli incassi per canoni di locazione di appartamenti regolarmente pagati dagli inquilini, documentando inesistenti stati di insolvenza dei locatari. La società fallita, infine, non ha provveduto a versare le imposte dovute allo Stato per circa 8mila euro.

La terza società, operante nel settore dell’istallazione di apparati industriali, si è resa responsabile di distrazioni per prelievi e trasferimenti bancari per 427mila euro e inoltre non ha versato imposte allo Stato per circa 97milaeuro. La quarta società, operante nel settore dell’istallazione di impianti elettrici, ha effettuato forniture a favore di una ditta individuale riconducibile al medesimo amministratore della società fallita per circa 83mila euro, senza ricevere né richiedere alcun corrispettivo per tali cessioni.

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