Banca d’Italia ritenta: in vendita la vecchia sede

«Ritenta, sarai più fortunato». Scartavi le chewing gum “rosa colorante” e sulla carta leggevi quasi sempre questa frase: le possibilità di vincere qualcosa erano ridotte al lumicino ma continuavi a tentare la fortuna.
Ed è questo il ragionamento che deve aver fatto la Banca d’Italia che ha deciso di ritentare la fortuna, rimettendo in vendita la sua storica sede (ormai chiusa e inutilizzata da quasi dieci anni) di via Codelli.
A veicolare la notizia “Il Sole 24 Ore” che fornisce l’elenco di una serie di beni “alienabili”. Fra i più i noti torna, ad esempio, sul mercato il Salone Margherita, storico teatro dell’avanspettacolo romano che oggi ospita “Il Bagaglino”. Banca d’Italia, proprietaria dell’immobile, ne segnala la disponibilità insieme a cinque ex filiali che vengono messe in vendita dopo l’alienazione di altre quattro vecchie sedi avvenuta nel maggio scorso. Per il Salone Margherita si tratta di un ritorno o, per la precisione, di una conferma in quanto finora via Nazionale non è riuscita a trovare soddisfazione. Le nuove ex filiali in vendita sono a Belluno Isernia, Mantova, Siracusa e, appunto, Gorizia.
Opera dell’architetto Girolamo Luzzatto, l’edificio di via Codelli è perfettamente conservato, grazie a una certosina opera di manutenzione ordinaria, nonostante la chiusura (datata 2007) della filiale goriziana dell’istituto di credito nazionale. Costruito all’inizio del secolo scorso, il palazzo è la sintesi dell’anima austroungarica e di quella italiana di Gorizia, per la presenza di elementi mutuati dalla Secessione austriaca ma anche dall’eclettismo italiano di fine Ottocento. La sua eleganza, con il rosa dell’intonaco che fa risaltare nella luce il bianco dei fregi, è rimasta intatta, a dispetto del tempo che passa, e delle rughe che spuntano qua e là, sull’imponente facciata. La vegetazione è curata e sembra di essere di fronte a un palazzo in esercizio, utilizzato, vivo.
Nell’elenco degli immobili messi in vendita da Banca d’Italia sul suolo nazionale figurano anche diversi alloggi e una ex scuola, quest’ultima a Varese. Il piano di dismissione delle 39 ex filiali della Banca d’Italia, rammenta Il Sole 24 Ore, era partito dopo la chiusura voluta dall’allòra governatore Mario Draghi nel 2008. Da quella data, ci sono stati diversi tentativi andati a vuoto a causa della crisi globale. Lo scorso anno sono andate a segno alcune vendite. Oltre all’ex filiale di Vicenza, Banca d’Italia ha concluso la vendita delle ex sedi di Cuneo, Matera e Parma, palazzo storico acquistato da una locale Fondazione bancaria. Per il Salone Margherita una delle difficoltà risiede nel vincolo di destinazione: è un teatro e resterà un teatro.
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