Bambino con la meningite, profilassi per 100 persone
Un bambino triestino di 11 anni è ricoverato nel reparto di clinica pediatrica dell’ospedale infantile Burlo Garofolo per sepsi meningococcica: meningite. Le sue condizioni sono state definite gravi. Si è salvato appena in tempo: grazie alla tempestività dell’intervento dei sanitari, che al pronto soccorso hanno immediatamente diagnosticato l’infezione, è stato evitato il peggio. Il bambino fortunatamente non è in pericolo di vita. Ma intanto oltre cento persone - tra genitori, parenti e amici del piccolo - sono state invitate a sottoporsi con urgenza alla profilassi.
L’allarme è scattato l’altra mattina attorno alle 8.30, quando il piccolo - a quanto pare accompagnato dai genitori - si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale infantile di via dell’Istria. Soffriva di un’intensa cefalea soprattutto nella zona della nuca, la temperatura corporea era elevata e aveva vomitato.
Ma l’aspetto che ha maggiormente colpito l’attenzione del medico del Burlo è stata la presenza di una serie di piccole emorragie diffuse sulla pelle. Non è stato nemmeno necessario effettuare la puntura lombare, come spesso avviene in questi casi, per diagnosticare la sospetta meningite: è stata sufficiente la coltura del sangue per confermare la diagnosi dell’infezione innescata da batterio meningococco. Il paziente è stato accolto nel reparto di clinica pediatrica, dove è sottoposto alle cure del caso. Le sue condizioni sono state definite stazionarie. E come detto è fuori pericolo. Le medicine stanno dando effetto.
«È stato fatto tutto il necessario. Si tratta di attività ordinaria di nessun particolare interesse», dicono in proposito al Burlo, confermando certamente il caso di sepsi meningococcica ma ridimensionandone la gravità: «Nulla di eccezionale».
Di fatto, non appena in seguito alle analisi è stato identificato il batterio meningococco, è scattata d’urgenza la profilassi affidata ai medici del dipartimento di prevenzione dell’Azienda per i servizi sanitari territoriale. L’azione di profilassi sta riguardando un centinaio di persone tra genitori, parenti, vicini di casa, amici che negli ultimi dieci giorni sono entrati in contatto con il bambino ricoverato a causa della meningite. Una corsa contro il tempo: nel giro di appena sette ore i sanitari dell’Azienda sanitaria sono riusciti a contattare quasi tutte le persone in elenco, che sono state invitate al dipartimento in via de Ralli nel comprensorio di San Giovanni. Un centinaio. A tutti è stato somministrato un antibiotico efficace contro il meningococco. Inoltre i medici del servizio di prevenzione si sono resi disponibili fin da subito, come prevede la procedura, a fornire le essenziali informazioni sanitarie anche con particolare attenzione alla sintomatologia della malattia. Per questo la raccomandazione rivolta a tutte le persone coinvolte è stata quella di contattare subito le strutture sanitarie nel caso dovessero avvertire sintomi riconducibili alla meningite, come la cefalea o la febbre alta.
Non solo. Una nota ufficiale è stata inviata sia ai medici di base che ai pediatri attivi in città, affinché intensifichino l’attenzione.
Infine, la statistica. Nella letteratura scientifica si parla di un caso all’anno di meningite ogni 150mila abitanti. A Trieste, era accaduto per l’ultima volta prima d’ora nel 2009.
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