Ballottaggio a Gorizia: l’ultimo duello fra Ziberna e Fasiolo: escono due idee di città

Il confronto dell’Accademia europeista e del Piccolo nel Parco del municipio. Scintille sulla composizione delle coalizioni, sulle periferie e sul futuro di Gorizia
Francesco Fain
I due candidati sul palco. Foto Bumbaca
I due candidati sul palco. Foto Bumbaca

GORIZIA Per una volta, Laura Fasiolo ha fatto lo Ziberna. Reattiva, trascinante e trascinata da una platea più di centrosinistra che di centrodestra. Ha attaccato senza paura. Mentre il sindaco uscente ha rintuzzato. Basterà per gestire il vantaggio raccolto al primo turno? Vincerà il gioco d’attacco alla Arrigo Sacchi o quello all’italiana alla Nereo Rocco?

Queste le sensazioni emerse dal confronto promosso dall’Accademia europeista e dal Piccolo che ha chiuso, venerdì sera nel parco municipale, la campagna elettorale dei due contendenti verso il ballottaggio.

I contenuti? Sempre troppo pochi. Perché, in questa campagna elettorale lunga, si è parlato assai poco di programmi. Slogan sì, anche strappa-applausi, polemiche, ma poche ricette e soluzioni concrete. Chi vuole una città migliore? Tutti. Altra cosa è dire come la città possa diventare migliore. E, allora, che si fa per invertire il calo demografico?

Questa una delle prime domande poste da Pietro Comelli, giornalista del Piccolo. Per Ziberna bisogna incentivare gli insediamenti produttivi. «E voglio sottolineare l’importanza dei corsi universitari che sono passati da 4 a 6 in questi cinque anni». Fasiolo ha, invece, puntato sull’occupazione femminile. «Dobbiamo saper favorire le politiche attive del welfare, lo smart e l’home working».

La candidata di centrosinistra è convinta che, al ballottaggio, possa vincere la sua proposta «perché ho parlato con la gente. Mi sono fatta conoscere. È vero: la nostra area non ha governato, ma abbiamo tutte le competenze per far crescere Gorizia». Ziberna, dal canto suo, ha evidenziato la «scelta consapevole» della riduzione delle liste a suo supporto. «L’abbiamo fatto per garantire la governabilità. Inutile vincere per poi ritrovarsi a non poter governare. Siamo passati dalle otto liste di 5 anni fa alle attuali cinque. E abbiamo intensificato il rapporto con i cittadini». La prima parte del confronto è stata molto alla camomilla e ha evidenziato, paradossalmente, più di qualche punto di convergenza fra i due.

Semmai, il clima si è infuocato quando Comelli ha lasciato la libertà ai due contendenti di formulare una domanda sui rispettivi punti deboli. Il candidato di centrodestra ha chiesto a Fasiolo come pensa di governare con una coalizione che è «fatta di anime diametralmente opposte, con la presenza anche dell’estrema sinistra».

La candidata si è autocomplimentata per essere riuscita a trovare un «coagulo». «Noi siamo quelli del fare. E partiamo dal basso, dalla gente». La stessa candidata di centrosinistra ha, invece, bacchettato l’avversario sulle periferie e sulla passerella di Straccis «prima chiusa, poi, riaperta, oggi nuovamente chiusa. Non pensa di avere sbagliato qualcosa?».

E Ziberna a rammentare le difficoltà legate alla pandemia e all’esplosione dei costi delle materie, senza dimenticare il maxi-intervento di Irisacqua che porterà alla sostituzione integrale di tutte le condutture in cemento-amianto, in centro come in periferia. In mezzo, gli applausi e gli incitamenti che sono stati assai più rumorosi dalla parte di centrosinistra. Per una questione numerica. Ma anche perché diversi esponenti di centrodestra hanno preferito rimanere silenti, e non è la prima volta che accade.

Interessanti anche le risposte sulla futura giunta. Fasiolo ha definito Lucio Beltrame, assessore in pectore se dovesse vincere Ziberna, «una persona preparata, di grande esperienza» aggiungendo di non aver ancora deciso come sarà composta la sua eventuale squadra di amministratori («Ci sto pensando, ma non ho alcun nome. Il metodo è quello di valorizzare le competenze»). Ziberna, dal canto suo, ha definito Beltrame «il miglior dirigente finanziario con cui ho lavorato».

Fra le curiosità: la convergenza che si è registrata sul turismo e sulla Capitale europea della Cultura. Ziberna e Fasiolo sono andati pressoché a braccetto. La candidata di centrosinistra ha, poi, manifestato l’intenzione di affidare una delega alla bellezza, fra gli applausi dei sostenitori e lo smarrimento degli avversari.

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